“De Luca il commissario Basile con il suo ritorno a Messina” – .

“De Luca il commissario Basile con il suo ritorno a Messina” – .
“De Luca il commissario Basile con il suo ritorno a Messina” – .

Lo sostiene il gruppo consiliare del Pd. “Ma la città non può piegarsi al protagonismo del leader politico”

MESSINA – All’indomani delle dichiarazioni di Cateno De Luca, “Sarò libero esperto del Consiglio di Basile per parare i colpi dei governi di centrodestra”, interviene il Pd. Scrivono i consiglieri comunali Felice Calabrò, Antonella Russo and Alessandro Russo: “L’amministrazione Basile è stata posta sotto commissariamento. La maschera è stata gettata via. Finalmente, lo scorso 29 giugno, la città ha appreso, o meglio, ha preso atto di una realtà chiara ed evidente a partire da giugno 2022. Il leader del movimento Sud chiama Nord, delineando (quasi con leggerezza, quindi tenendo sotto controllo il suo carattere) alcune criticità amministrative , la cui causa va individuata soprattutto all’esterno e in parte nella mancata sinergia tra le diverse componenti della squadra di governo, ha comunicato la necessità del suo ritorno allo Stretto. Un ritorno evidentemente come salvatore della patria per riavviare l’azione amministrativa e, allo stesso tempo, per opporsi ai nemici esterni: i governi regionale e nazionale. Governi che boicotterebbero, per volgari fini politici, gli interessi della comunità messinese”.

Proseguono i consiglieri Pd: “Questa, in estrema sintesi, è la posizione espressa dall’onorevole De Luca in un caldo sabato di fine giugno, che passerà alla storia per l’ennesima sconfitta della Nazionale italiana di calcio, e non certo per le dichiarazioni di un politico, che, scoperta la propria debolezza elettorale, cerca, nell’unico modo possibile, di tenere alta l’attenzione sulla sua persona. L’unico strumento per raggiungere l’obiettivo mai nascosto di governare la Regione Siciliana, pur avendo subito una delusione dopo l’altra dopo la vittoria di Taormina. Le criticità amministrative evidenziate da De Luca sono già state oggetto, in più occasioni, di puntuale valutazione e relativa contestazione da parte del gruppo consiliare del Pd”.

“Occorre un controllo serio a tutela dei diritti primari di Messina”

E ancora: “Altra cosa, però, è l’allarme riguardo a un possibile ostruzionismo da parte dei governi nazionali e regionali, a scapito degli interessi della nostra comunità. Al riguardo, indipendentemente dalla posizione politica, è necessaria una verifica seria e approfondita, volta a garantire la tutela dei diritti primari della città di Messina, senza strumentalizzazioni da parte di alcuno”.

“L’amministrazione non può piegarsi alla ricerca di visibilità di De Luca”

Proseguono i consiglieri: “Tornando al dato politico, però, è doverosa una riflessione, seppur breve. La costante necessità e necessità dell’onorevole De Luca di monopolizzare l’attenzione dell’opinione pubblica e di mantenere il livello della propria visibilità a un livello molto alto, in relazione alla sua personale ambizione – legittima certo – di poter provare a scalare ancora Palazzo d’Orleans, non può avere come strumento principale la gestione amministrativa di una città metropolitana. Gestione, peraltro, volontariamente abbandonata non più tardi di due anni fa. La buona amministrazione ha come conseguenza (o meglio, data la fluidità dell’elettorato, dovrebbe avere) la ricompensa delle urne. D’altra parte, l’amministrazione non può e non deve essere piegata o intesa come strumento, fine a se stessa, per il raggiungimento di altri obiettivi, diversi dal bene primario dei cittadini.

“L’iniziativa ha evidenziato la debolezza del sindaco Basile”

I tre consiglieri insistono: “In effetti, l’iniziativa, per quanto De Luca l’abbia edulcorata, ha reso evidente la debolezza di un sindaco, costretto ad annuire come se fosse d’accordo con questa vera e propria ingabbiatura del suo ruolo. Da qui la debolezza di un’intera classe dirigente di fronte alla volontà del leader. Un leader che può decidere le sorti del movimento politico da lui creato, ma non di una città di cui non è più, per sua volontà, amministratore”.

“Il destino della città metropolitana non può dipendere da chi vuole riprendere il controllo di Messina”

“Ribadiamo, ancora una volta, che il destino di una città metropolitana, e a maggior ragione in un momento così delicato per Messina, non può dipendere da valutazioni politiche incoerenti e incongrue e ancor meno dalla volontà di qualcuno. Il sindaco di una città regolarmente eletto non può essere sottoposto al controllo di nessuno, anche se nascosto da forme di “consulenza”, che nel caso di De Luca significa comando! Altrimenti dovrebbe trarre le dovute conclusioni”, concludono Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo.

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