Santa Venere, il panorama enologico calabrese tra biologico e sperimentale – .

Santa Venere, il panorama enologico calabrese tra biologico e sperimentale – .
Santa Venere, il panorama enologico calabrese tra biologico e sperimentale – .

Ciro E denominazione storica dal Calabriatra i più antichi della splendida regione vinicola. I vini sono prodotti nella colline orientali dell’altopiano della Sila e sul Costa ionica di Crotonenei comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, tra campagne pianeggianti e dolci colline. Le uve prevalenti sono Gaglioppo per i rossi e Greco per i bianchi.

L’azienda agricola biologica Santa Venere si estende per circa 154 ettari sulle colline di Cirò. Dal 1600 i terreni sono di proprietà dei famiglia Scalada sempre dedita alla coltivazione della vite e dell’olivo. In 1960 la svolta: chi prende le redini dell’impresa è lui Federico Scala, nipote di Falcone Lucifero, ministro della Real Casa Savoia. Grazie a lui nacque il centro aziendale, staccato dalla cascina di famiglia, a cui diede il nome Santa Venere, dal nome di torrent che attraversa la proprietà. Federico era l’unico della famiglia a lavorare in azienda. Successivamente entra in azienda il figlio Giuseppe: insieme sviluppano l’azienda e si concentrano su biologicochiamando un rinomato enologo come Riccardo Cotarella, che li seguirà fino al 2016.

Lo stile è focalizzato su vitigni autoctoni e sul rilancio dell’immagine del Calabria enoica per valorizzare un territorio incontaminato e straordinario. Oggi l’azienda è gestita dai due fratelli Giuseppe e Francesco. Nel 2023 è stata creata una nuova ala della struttura aziendale lavorazione metodo classico e per lo stoccaggio delle bottiglie un’altra parte è destinata al frantoio aziendale. Di recente sono stati impiantati 5 nuovi ettari di vigneto su terreni già di proprietà, puntando sempre sui vitigni autoctoni che Santa Venere già valorizza, ovvero Guardavalle, Zibibbo and Marseille Nera. Ai due fratelli piace innovare: il fiore all’occhiello dell’azienda è il spumante metodo classico SP1, ho ottenuto dottenuto da uve Gaglioppo, vinificate in bianco e rosato.

La cantina dell’azienda agricola biologica Santa Venere

La certificazione biologica – di cui l’azienda è pioniera nel territorio – è inscritta nel Da aziendale: l’esclusione di prodotti chimici di sintesi valorizza le risorse naturali del territorio, nel pieno rispetto delle caratteristiche del suolo e dell’ambiente. biodiversità. I vigneti di proprietà si estendono per 30 ettari nel cuore di Cirò A 500 metri dal Mar Ionio, esposti al sole e ai venti; sono allevati in cordone speronato and located in the areas called: Volta Grande, Vurgadà, Piana di Coletta, Sant’Angelo, Speziale. The production is approximately 250.000 bottigliee distribuiti nei canali Horeca ed enoteca, con un export del 50%.

Le degustazioni

I 4 vini della cantina degustati

Vescovado and Scassabarile 2023 due i cru, il primo un bianco da uve Guardavalle, il secondo un rosato da uve Marsiglia Nera (entrambi tra i 15 e i 16 euro). Sorsi un po’ selvaggi, di grande vivacità, sapidità, verticalità, da cene estive sotto le stelle. Vurgada 2022 è un vino rosso ottenuto da uve Nerello Cappuccio (quelle dell’Etna) in parte appassite, matura 6 mesi in barrique, ha naso di frutta rossa matura, in bocca è morbido ma non austero, è di grande bevibilità (€16). Infine le bollicine metodo classico: SP1 Rosato da uve Gaglioppo 100% coltivate ad alberello, affinato 18 mesi sui lieviti, delicato con piccoli frutti rossi al naso, piacevolmente verticale in bocca, perfetto a tutto pasto (26 €).

Info: www.santavenere.com

 
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