«Sicurezza nei cantieri, nessuno lasciato indietro» – .

«Sicurezza nei cantieri, nessuno lasciato indietro» – .
«Sicurezza nei cantieri, nessuno lasciato indietro» – .

La definisce una città straordinaria, dove ognuno deve fare la sua parte “per non lasciare indietro nessuno”. In questi mesi da cittadino-prefetto napoletano, Michele di Bari è uno dei pochi a non stupirsi né dei dati Istat (che confermano la percezione di maggiore sicurezza per i cittadini) né dei dati dell’Osservatorio comunale, che spiegano l’aumento del Pil a Napoli.

Prefetto Michele di Bari, la città sta vivendo un periodo di crescita soprattutto dal punto di vista turistico, su cosa dobbiamo insistere per garantire la normalità a questa antica capitale del grand tour?
“Napoli, così come tutta l’area metropolitana, è una città straordinaria, a forte vocazione turistica, attrattiva e ricca di bellezze, soprattutto naturalistiche e culturali. La storia della gente di Napoli e del territorio partenopeo indica una direzione di viaggio unica in cui ingegno, creatività, accoglienza e professionalità sono i cardini che caratterizzano un turismo in progressiva crescita”.

Eppure, anche leggendo numeri e statistiche, si ha spesso la percezione che ci siano sacche di degrado e povertà. Anche la classifica del PIL recentemente pubblicata dall’osservatorio comunale evidenzia che ci sono quartieri più dinamici dal punto di vista imprenditoriale, come possiamo superare questo gap?
“Certamente tutti i soggetti coinvolti sono chiamati a compiere ulteriori sforzi. In questo senso non voglio eludere la questione, perché nell’analizzare la nostra area metropolitana non si tratta di dare un giudizio di normalità, ma di impostare un’attività che affronti la vita quotidiana con cura e attenzione e con un occhio alla il futuro”.

Uno dei punti di forza della sua attività, in questi primi mesi da prefetto di Napoli, riguarda i cantieri edili, sono decine le attività messe in atto dalla cabina di regia della prefettura, quali sono i risultati?
“Vede, i poteri di controllo e prevenzione antimafia, oltre all’informazione interdittiva, si esercitano anche attraverso le ispezioni nei cantieri di opere pubbliche. Più in particolare, si tratta di uno strumento unico, di massima prevenzione, a disposizione del Prefetto, il quale, attraverso il Gruppo Interforze – composto oltre che dalle Forze di Polizia e dalla DIA, anche dall’Ispettorato del Lavoro e dal Dipartimento dei Lavori Pubblici – svolge un prezioso e complesso lavoro di osservazione, acquisizione e analisi dei dati rilevati nei cantieri relativamente alle imprese, al personale impiegato, ai macchinari e ai materiali edili impiegati e alla documentazione amministrativa di riferimento”.

Un lavoro anti-camorra?
«Non è solo una questione antimafia. Vede, oltre alla lotta alla criminalità organizzata, questa attenzione di natura ispettiva contribuisce alla lotta al lavoro nero e al rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, particolarmente importante per la tutela dei lavoratori».

Qual è il budget?
«Dall’inizio dell’anno ho disposto l’accesso a 16 cantieri, sia in ambito cittadino sia nell’area metropolitana, riferiti ad alcune grandi infrastrutture strategiche e opere finanziate con fondi Pnrr, anche nel settore dell’edilizia scolastica. Gli esiti dei controlli hanno così portato all’emissione di provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di alcune aziende ritenute a rischio infiltrazione e anche, in alcuni casi, alla sospensione delle attività di cantiere per gravi inadempienze alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori».

Resta il problema sicurezza. Riassumo cosa è successo nell’ultima settimana. In pochi giorni è esplosa una bomba vicino a una pizzeria, una con 19 colpi in zona Duomo; poi un 17enne ferito ai Quartieri Spagnoli, un agguato con due feriti in zona Banchi Nuovi: cosa sta succedendo dal suo punto di vista?
«Attendiamo l’esito delle indagini dell’autorità giudiziaria per comprendere meglio le dinamiche criminali in atto. Si tratta sicuramente di episodi gravi che richiedono risposte rapide e ho molta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze di polizia nell’individuare i responsabili, come avviene nella maggioranza dei casi. Ciò nonostante, l’attività di prevenzione resta attenta, incisiva e mirata. Devo però evidenziare che la risposta delle forze dell’ordine, che apprezzo molto, è sempre puntuale ed efficace in un’area metropolitana complessa, con oltre tre milioni di abitanti e un flusso turistico in continua crescita”.

Da qualche mese sono stati annunciati nuovi uomini in divisa per la nostra area metropolitana, è stato portato a termine questo trasferimento di risorse a Napoli?
“L’attenzione del Ministero dell’Interno per la nostra città è sempre alta e per questo ringrazio il Ministro Matteo Piantedosi che segue con attenzione tutte le situazioni e non ha fatto mancare i rinforzi già annunciati. Oltre agli aumenti di personale delle forze dell’ordine disposti nei mesi scorsi, la notizia di ieri è che a Napoli saranno assegnate altre 100 unità”.

Cosa manca, in termini di sicurezza, per mettere la città al sicuro da questi estemporanei ma pericolosi focolai di violenza?
«Si tratta di un bene primario dei cittadini, che deve essere garantito in via prioritaria per assicurare lo sviluppo sociale ed economico e un’adeguata qualità della vita».

A cosa si riferisce?
«L’incremento del livello di sicurezza, affidato alla prevenzione e repressione dei reati da parte delle forze di polizia e dell’autorità giudiziaria, che svolgono un encomiabile lavoro, non può non essere sostenuto da iniziative organiche e integrate di prevenzione sociale, in un quadro strategico di interventi. Inoltre, le iniziative messe in campo da scuole, istituzioni e imprese locali non potranno che contribuire conseguentemente a questo innalzamento del livello di sicurezza”.

Non solo uniformi, giusto?
«I sindacati, le agenzie culturali, le parrocchie, le diocesi, i cittadini con profondo senso civico, le associazioni e i comitati che fanno sentire la propria voce al prefetto, costituiscono una realtà molto attiva nel nostro territorio. Qui nessuno deve essere lasciato indietro».

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La mattina

 
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