nel mirino l’ex consigliere Cicirillo – .

nel mirino l’ex consigliere Cicirillo – .
nel mirino l’ex consigliere Cicirillo – .

Un altro minaccia. Il terzo all’indirizzo di a esponente del centro-sinistra registrato in appena una settimana dai risultati delle urne per l’elezione del sindaco di Lecce. L’obiettivo è sabato sera l’ex consigliere comunale Fabiana Cicirillodestinatario di un pacco anonimo contenente un messaggio minaccioso. IL letterachiuso in una busta, è stato lasciato da ignoti, presso la cassetta delle lettere all’interno della rampa di scale che conduce all’abitazione dell’ex consigliere Salvemini.

Nel testo del messaggio c’è un chiaro riferimento al voto e alla sconfitta vissuta dal centrosinistra, con l’invito dai toni duri a “farsi da parte”. Chi ha agito probabilmente conosceva le abitudini e il numero civico di Cicirillo, quindi ha aspettato che la donna uscisse per poi entrare nello stabile e consegnare la lettera. L’inquietante, quanto allarmante, scoperta è stata fatta poche ore dopo dalla stessa ex amministratrice, che dopo aver aperto e letto il contenuto della lettera, ha allertato le forze dell’ordine. È quindi subito partita l’attività investigativa coordinata dal questore di Lecce, Massimo Modeo, e dalla Digos.
Nelle prossime ore Cicirillo dovrebbe recarsi in Questura per formalizzare la denuncia e dovrebbe essere nuovamente ascoltato dai carabinieri per ricostruire al meglio gli spostamenti di sabato sera. Obiettivo degli investigatori è ritagliarsi una fascia oraria in cui poter effettuare controlli approfonditi anche con l’ausilio di eventuali fotogrammi catturati dai sistemi di videosorveglianza della zona per identificare i presunti autori.

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Intanto il grave gesto, inserito in un clima cittadino che va ben oltre le già calde temperature estive, e nonostante la fine della campagna elettorale e la proclamazione degli eletti a Palazzo Carafa, si aggiunge a quanto già accaduto nei giorni scorsi a l’intervento dell’Onorevole Claudio Stefanazzi e del consigliere regionale Alessandro Delli Noci. Il messaggio intimidatorio consegnato martedì scorso al deputato PD conteneva anche minacce al delegato allo sviluppo economico della Regione Puglia: il pacco anonimo, consegnato a casa di Stefanazzi, conteneva all’interno un proiettile e una lettera intimidatoria con esplicito riferimento alle elezioni amministrative del città di Lecce. Questo episodio ha già destato sgomento e preoccupazione nel centrosinistra, ma anche tra i cittadini della Capitale e nella sede della nuova maggioranza di governo, con la sindaca Adriana Poli Bortone, che in una nota ha sottolineato la ferma condanna delle minacce rivolte ai leader politici. “Ci dissociamo da ogni forma di violenza e da quanto accaduto e allo stesso tempo confidiamo nell’operato degli inquirenti per far luce su questo grave episodio”.
Tensioni e intimidazioni contro cui la stessa Cicirillo, ancor prima di esserne vittima, si era scagliata, condannandone le azioni ed esprimendo solidarietà a Delli Noci e Stefanazzi in un lungo post pubblicato sui social. “Nessuno dovrebbe essere oggetto di tale infamia e tutti, di ogni latitudine politica, dovrebbero prenderne le distanze e io mi aspetto ancora che ciò accada. La nostra città – ha scritto l’ex consigliere comunale e candidato nell’ultima tornata elettorale – è stata una sorta di campo di battaglia avvelenato nei toni, a cui il nostro sindaco Carlo Salvemini ha sempre cercato di spegnerne il vigore, riportando l’attenzione su temi e programmi. Non tutti hanno saputo cogliere l’allarme e si è rivelata una gara da vincere a tutti i costi, anche ricorrendo a elementi esterni alla città che hanno partecipato attivamente anche alla fase di voto. Ma la città, la maggioranza, non politica, ma numerica, prende le distanze da questi metodi e vuole essere giustamente rappresentata in pace. Per questo ripudiamo fermamente ogni gesto e ogni atto che riconduca a metodi illegali e guardiamo apertamente ai nostri concittadini perché Lecce è una città libera, che ama non solo la bellezza dei luoghi ma anche quella dei cuori”.

E gli stessi concetti espressi in questo messaggio potrebbero aver dato fastidio a qualcuno che ha quindi pensato di indirizzare la sua intimidatoria “risposta” a Fabiana Cicirillo. Al momento, però, le ipotesi sul movente e sulle modalità dell’azione sono diverse. Potrebbe anche trattarsi di un gesto mirato solo a emulare i precedenti e non direttamente collegato. Agli inquirenti, quindi, il compito di fare chiarezza sulla vicenda, che di fatto però riaccende l’allarme sicurezza in città e fa salire a tre il numero degli episodi gravi di minacce rivolte ai politici.

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Quotidiano pugliese

 
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