Non sono certo buoni i rapporti tra il presidente federale Gabriele Gravina e il presidente della Lega B Mauro Balata. Intervenuto in conferenza stampa il giorno dopo la sconfitta contro la Svizzera, Gravina ha parlato della richiesta della Lega B di tesserare nuovi giocatori extracomunitari. Al momento la norma dice che se si tratta di giocatori già tesserati non ci sono preclusioni (ad esempio per le squadre che retrocedono e li hanno in rosa). Un modo per Gravina di sottolineare che a lui vengono chiesti i risultati, ma che le varie componenti, a suo avviso, non fanno nulla per il bene della Nazionale.
Poco dopo è arrivata la replica del presidente della Lega B Mauro Balata. “In relazione alle dichiarazioni del presidente Gabriele Gravina – si legge in una nota – la Lega B precisa che la richiesta di tesseramento di un cittadino extracomunitario direttamente dall’estero rientra in un progetto tecnico complessivo che prevede, tra l’altro, rispetto al passato, una quota effettiva del numero di stranieri che giocano nel campionato di Serie BKT. Ciò è in contrasto con quanto affermato dal presidente Gravina e perfettamente in linea con le politiche messe in atto dalla Lega B per valorizzare i giovani calciatori aventi diritto alle nazionali italiane, il che consente alle società che li utilizzano maggiormente di ottenere nuove e maggiori risorse economiche. Inoltre, è evidente che non è certo la Lega B ad aver ridotto le pause di campionato da tre a due per la nazionale”.
In questo contesto e in un mercato aperto vi è quindi la possibilità che la norma possa cambiare con la facoltà di tesserare nuovi calciatori extracomunitari anche nel campionato di Serie B.
