“Abbiamo dovuto chiudere gli ingressi”

“Abbiamo dovuto chiudere gli ingressi”
“Abbiamo dovuto chiudere gli ingressi”

ANCONA La mucillagine spaventa i bagnanti. Poi tutti in piscina. Ieri l’impianto natatorio del Passetto è stato letteralmente preso d’assalto. «Abbiamo dovuto interrompere più volte gli ingressi durante il giorno e aspettare il deflusso prima di poter far entrare altre persone» racconta il responsabile Igor Pace, amministratore della Cogepi e presidente della Vela Nuoto Ancona. «Già dalle 8.15 avevamo gente in coda – prosegue – alle 9.40 eravamo senza ombrelloni e lettini». La piscina del Passetto, d’estate, è sempre molto animata «ma mai come in questo weekend – ammette Pace -. Più che altro oggi (ieri per chi legge, ndr). Non vedevamo così tanta gente da anni.

Molte persone giovani

I motivi dell’attacco, ovviamente, sono le mucillagini che da giorni ci impediscono di goderci le belle giornate al mare. «Abbiamo notato la comparsa di target di clientela che solitamente nei fine settimana non si vedono in piscina» spiega Pace. E il riferimento è, in particolare, a gruppi di bambini. «Il sabato e la domenica la piscina è riservata alle famiglie con bambini piccoli – prosegue -. Mentre in questi due giorni abbiamo visto arrivare tanti gruppi di ragazzi”. In tutto la struttura è dotata di 42 ombrelloni e 125 lettini, andati esauriti nel giro di poche ore. Il prezzo è rimasto invariato dal 2011: 6 euro per l’ingresso intero, 4,50 euro per i bambini e gli over 65. Per un ombrellone e due lettini il prezzo è 10 euro. Mentre il lettino singolo senza ombrellone costa 4 euro. Nei giorni feriali, anche se si prevede il perdurare dell’emergenza mucillagini, il responsabile della piscina spera che l’affluenza torni alla normalità. «Ma allo stesso tempo, dal lunedì al venerdì ci sono corsi e attività fitness – sottolinea Pace -. Quindi anche un semplice aumento del numero delle presenze dovute alle mucillagini in mare si avvertirebbe”. In ogni caso la Piscina del Passetto ha resistito all’impennata di presenze e ha garantito a tutti un ottimo servizio.

Il dilemma

Uno sguardo al futuro: a settembre ripartirà l’attività agonistica e in autunno l’impianto tornerà a essere coperto da una palla pressostatica. «Stiamo ancora risolvendo la questione dei permessi per lo spettacolo pubblico – spiega Pace -. Molto probabilmente, per l’inizio della prossima stagione agonistica, saremo costretti a giocare le partite di pallanuoto a porte chiuse o ad andare a giocare in un altro impianto. Ma vorrei capire perché in altre piscine italiane, con palle pressostatiche, ci sono tribune per il pubblico mentre questo non è possibile».

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Corriere Adriatico

 
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