È una corsa a vicesindaco – .

È una corsa a vicesindaco – .
È una corsa a vicesindaco – .

LECCE – Il consiglio comunale sarà un bel rompicapo. Intanto, si sussurra il nome di Angelo Tondo come candidato a capo del governo.

Dieci seggi per i consiglieri, quattro sono destinati alle quote rosa. Un motivo di riflessione in più per il sindaco Adriana Poli Bortone visto che in Consiglio ci sono 16 uomini e quattro donne: troppe pretendenti per sei seggi. Tre consiglieri in rosa potrebbero bastare perché la Poli Bortone contribuisca a raggiungere la quota del 40% per la parità di genere. Questo è il minimo previsto dalla legge, ma nulla impedisce al sindaco di sorprendere tutti nominando più donne, anche se sembra improbabile visto che deve garantire l’equilibrio politico necessario per governare serenamente. E non solo.

A complicare la situazione c’è la corsa a vicesindaco, incarico che sembra stuzzicare i desideri di Ugo Lisi, percepito già in campagna elettorale come il numero due naturale di Adriana Poli Bortone. Ma alla carica interessa anche Andrea Guido, il più votato della coalizione di centrodestra, e non è detto che non possano esserci altri contendenti. Lisi si aspetterebbe di diventare il “braccio destro” avendo fatto un passo indietro come candidato sindaco a favore della Poli Bortone. Stesso discorso per il consigliere regionale Paolo Pagliaro (presidente del Movimento Regione Salento) che ha fatto un “passo da parte” per lasciare il campo al senatore e ora potrebbe avanzare rivendicazioni.

Ma bisogna anche tenere conto delle possibili rivendicazioni di chi ha fatto la differenza in termini elettorali: in termini di numero di seggi o liste presentate. In questo caso Fratelli d’Italia avrebbe un ruolo di primo piano in termini di seggi conquistati e Roberto Marti in termini di numero di liste che ovviamente hanno generato anche seggi in consiglio comunale.

L’altro nodo intricato è quello delle quote rosa. Le donne in consiglio comunale sono quattro, ma non sono le più sostenute e inoltre la loro nomina potrebbe significare il sacrificio delle consigliere presenti nelle liste da cui Poli Bortone verrebbe eventualmente estratto per le cariche di consigliere prescelto. Sia questo, sia i seggi sono 9, per 10 liste. Se Poli Bortone decidesse per una via “ecumenica”, potrebbe dare un dipartimento a 9 liste, calibrandone il peso politico con l’importanza della delega e la presidenza del consiglio alla decima, ma quello che sembra buonsenso non sempre incontra la politica perché dopo una vittoria giocata fino in fondo, tutti vorranno avere la loro parte. Insomma, grattacapi fisiologici nel rischio di costruire il consiglio comunale, un “gioco” che comprende anche le aspirazioni del primo dei non eletti, che entrerebbe in Consiglio se qualche componente vincente della lista venisse nominato consigliere. Tra i candidati c’è anche Luciano Battista perché sembra confermata la volontà di Forza Italia di puntare su di lui per la giunta.

In the assembly, for the center-right, the following will sit for Brothers of Italy: Roberto Giordano Anguilla (769 votes), Andrea Pasquino (457), Oronzino Tramacere (392), Maria Luisa Greco (344); for Io Sud: Gianpaolo Scorrano (629), Massimo Fragola (277), Tonia Erriquez (Io Sud, 210); for Prima Lecce: Bernardo Monticelli Cuggiò (695), Laura Calò (481); UDC–Puglia Popolare: Andrea Guido (1,349), Gianmarco Pagliaro (689); Salento Region Movement: Giancarlo Capoccia (671), Gianmaria Greco (449); Forza Italia: Luciano Battista (673), Luca Russo (536), Prima Lecce: Carlo Mignone (465); Lecce Futura: Luigi Quarta Colosso (347), Maurizio Botrugno (311); League: Severo Martini (446); All Lecce-Lisi: Sofia Lupo (150).

 
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