A Salerno cominciano i lavori per il nuovo molo, sarà un modesto “porticciolo” – .

A Salerno cominciano i lavori per il nuovo molo, sarà un modesto “porticciolo” – .
A Salerno cominciano i lavori per il nuovo molo, sarà un modesto “porticciolo” – .

Dopo numerose e pressanti richieste di finanziamenti da parte della corte napoletana, iniziarono i lavori per la costruzione dell’ un nuovo molo a Salerno. Una decisione non più rinviabile a causa delle condizioni precarie delle vecchie strutture, quasi completamente insabbiate dalle correnti. Non solo, per lungo tempo il processo di sviluppo del porto fu frenato dalla vicinanza di Amalfi, che, come è noto, vanta una tradizione di traffici marittimi e che i salernitani utilizzarono per le operazioni navali fino alla seconda metà del il IX secolo. Solo a causa della conoscenza insufficiente delle tecniche di ingegneria sotto il regno di Carlo III di Borbonearriviamo ad una soluzione seppur parziale al problema cronico di insabbiamento costruendo un molo di tralicci che permettesse il deflusso delle acque e dei detriti lasciando inalterato il livello del fondale.

È stato stanziato un importo totale di 25mila ducati con l’intervento affidato al genio militare Giovanni Buonopiede. Tocca al sindaco Gennaro Mazza e il parroco della chiesa dell’Annunziata che lancia la prima, simbolica pietra in mare, prima di una lunga funzione religiosa con banchetto e fuochi d’artificio. Quindi Salerno può contare su a modesto “piccolo porto” costituito da un molo che si estende dalla spiaggia per una lunghezza di 150 metri e da una diga protettiva lunga 75 metri orientata da scirocco a maestrale. E il traffico raggiunge quello di Amalfi grazie anche all’impulso stimolato dal crescente numero di piccole industrie locali.

Assolo nei primi anni del 1900 grazie all’intervento dello Stato all’interno di un Piano di riordino dei porti di interesse nazionale, vengono completati i lavori di ampliamento, creando la prima vera struttura portuale che rappresenterà il fulcro delle attività provinciali per oltre mezzo secolo. Una serie di lavori di trasloco, ristrutturazione e ampliamento realizzate nel secondo dopoguerra ne arricchiscono fisionomia ed efficienza al punto da rappresentare oggi un notevole centro di smistamento per il commercio marittimo internazionale.

 
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