“Basta notti passive” – .

“Basta notti passive” – .
“Basta notti passive” – .

Nel nuovo bando per il servizio di accoglienza notturna nei dormitori comunali Sefa non saranno più previsti i pernottamenti passivi e, di conseguenza, verrà abolita la reperibilità in struttura. Lo annuncia il sindacato sindacale Usb, che rivendica un “primo risultato raggiunto” a fronte di un sistema da sempre combattuto che prevede il pagamento forfettario delle 12 ore trascorse di notte in struttura in luogo della retribuzione ordinaria delle stesse. Una prassi in uso che ha portato all’apertura di una vertenza sindacale, con l’intervento della Prefettura e del Comune di Livorno, poiché “la dirigenza della cooperativa Il Simbolo di Pisa, che gestisce in appalto i dormitori SEFA, ha preferito evitare la via del dialogo e della mediazione confermando la propria linea”.

“Secondo loro – spiega Usb – è legittimo far lavorare un unico operatore per 12 ore consecutive utilizzando la cosiddetta reperibilità in struttura che prevede il pagamento forfettario di pochi spiccioli. Si è costretti a restare all’interno della struttura ma il tempo trascorso non è considerato lavoro vero e proprio, altro che salario minimo. Per questo i lavoratori hanno deciso di citare in giudizio la cooperativa (ed eventualmente il Comune di Livorno in solido) per differenze retributive. .

Intanto, però, ecco il primo risultato ottenuto: “Nella prossima gara per il servizio di accoglienza notturna saranno banditi esplicitamente i notturni passivi e la reperibilità in struttura – conclude Usb -. Ci auguriamo che ad aggiudicarsi l’appalto sia un’azienda/cooperativa capace di sostenere un sano dibattito sindacale, evitando inutili forzature. L’obiettivo resta sempre quello di internalizzare definitivamente tutti i servizi comunali attualmente in appalto”.

 
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