Tour de France a Bologna, otto milioni investiti per un incasso di 150 – .

È difficile contarli, difficile avere numeri molto precisi ma secondo le proiezioni gli spettatori attesi ieri nella frazione emiliano-romagnola della prima tappa e oggi nella seconda frazione del Tour de France che passerà due volte sul San Luca dovrebbero arrivare a ottocentomila. E da quanto visto ieri, 29 giugno, in tv il provinces of Forlì and Riminisu strade poco battute e difficilmente raggiungibili, non può che confermare l’idea di un pubblico degno delle tappe transalpine.

Il ritorno economico

Più facile da valutare Camera da 55 mila notte come li definiscono gli analisti del turismo: basta uno sguardo a uno dei motori di ricerca specializzati per capire quanto siano poche le camere d’albergo rimaste nel bolognese e non solo e a prezzi che al confronto fanno impallidire quelli del vecchio Motor Show. Per portare il Tour de France in Italia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte hanno investito circa otto milioni di euro di denaro pubblico, con la quota maggiore destinata al governo di Bologna, dove si sviluppa la maggior parte degli oltre 700 chilometri di pista italiana della 111a edizione. Il ritorno monetario è misurabile nel breve, medio e lungo termine. Nel breve termine, per l’Emilia Romagna si parla di 29 milioni di euro tra ospitalità (7 milioni), ristorazione (18) e commercio (4) ma quel che conta di più sono i ritorni a lungo termine. Il Passo del Barbotto dove ieri si è scalata la corsa è già famoso tra gli amanti del ciclismo per la Nove Colli, la maratona di massa a pedali più famosa al mondo. E San Luca dove oggi passa due volte il Tour (lo spettacolo sarà enorme) ha le carte in regola per diventare un’attrazione permanente come i muri delle Fiandre o le cotes d’Ardenne dove per nove mesi all’anno vanno in pellegrinaggio turisti da tutto il mondo dopo aver visto le immagini delle Classiche del Nord. Quello che gli economisti chiamano coverage value, ovvero il valore che si genera grazie alla visibilità del Tour che è vicino a un miliardo di spettatori, è quantificato 81 milioni per il versante riminese e 71 per il territorio bolognese.

Cicloturismo

L’idea di a cicloturismo povero è la cosa più lontana dalla realtà: venerdì mattina dal Baglioni di Firenze, uno degli alberghi più famosi e costosi del capoluogo toscano, sono usciti in massa gli ospiti in tenuta da ciclismo. Naturalmente, l’offerta deve essere adattato alla richiesta: se vuoi ciclisti devi garantire loro un posto sicuro dove parcheggiare bici da 10 mila euro o più, orari flessibili per pranzi e cene e una lavanderia dove lavare i loro indumenti. Il turismo cambia e diventa sempre più sportivo, chi lo gestisce non è sempre così veloce a reagire.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV appuntamento giovedì 4 luglio – .
NEXT Maltempo in Piemonte, danni consistenti, “ma non colpisce le persone” – .