aumenta per i cittadini – .

aumenta per i cittadini – .
aumenta per i cittadini – .

Aumenta anche fino al 9% a seconda della quantità di indifferenziato premiati negli anni passati. IL puntura riguarda il Dipartimentola tariffa su sciupare del Comuni salentinie arriveranno nei prossimi mesi attraverso le bollette che le amministrazioni comunali invieranno alle abitazioni dei privati ​​e agli indirizzi delle aziende commerciali per i pagamenti anticipati e del saldo.

Un duro colpo per le tasche dei cittadini che è la conseguenza diretta del debito di quasi 16 milioni di euro complessivi che i sindaci hanno contratto nei confronti di Progetto Ambiente nelle diverse sedi degli impianti di smaltimento: nel dettaglio, si tratta di 2 milioni di euro per lo stabilimento “Lecce 3” di Poggiardo, linea di selezione e biostabilizzazione, 3 milioni di euro per il “Lecce 2” di Ugento e 11 milioni e 600 mila euro per quei comuni che hanno utilizzato l’impianto di Cavallino.

Gli orari dei Comuni

I piani economico-finanziari sono stati inviati nelle scorse settimane all’Ager, l’agenzia regionale per i rifiuti, che sta attualmente validando i documenti. Una volta ricevuti, i Comuni si recheranno ai vari consigli comunali entro il 20 luglio, termine prorogato dalla Commissione Bilancio del Senato con un emendamento al decreto Coesione, per poi inviare le famose fatture aggravate dai costi pregressi e correnti.
La questione degli aumenti di prezzo è sorta dopo la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso proposto dagli operatori contro l’Arera, l’Autorità di regolazione gas, energia elettrica e rifiuti, sul sistema dei cosiddetti “sistemi minimi”, cioè l’elenco dei quei sistemi indispensabili che, secondo le indicazioni nazionali, avrebbero dovuto regolare le tariffe, affinché la quantità per tonnellata di rifiuti non fosse stabilita dal mercato ma arrivasse da un percorso che tenesse conto, in particolare, dell’utilità sociale del servizio, ottenendo così un prezzo controllato.

La Puglia, complessivamente, ha maturato un debito di circa 60 milioni di euro, dovuto anche all’utilizzo degli impianti di Conversano, Manfredonia e Massafra, mentre, come detto, le amministrazioni salentine hanno accumulato poco più di 16 milioni di euro che dovranno inevitabilmente essere essere ripartito in base ai conferimenti e per quanto riguarda le tariffe per il 2022 e il 2023: la variazione percentuale è stata del 41,8% per il 2022 e dell’11,6% per il 2023: con un aumento siderale dei costi come dimostra quanto dovuto, ad esempio, per il conferimento a Cavallino che per il 2022 passa da 165,03 euro/ton a 215,85 euro e per il 2023 da 195,44 euro/ton a 254,13 euro/ton. Fortunatamente, tra le varie ipotesi di aumento della Tari, e in virtù di un provvedimento dell’Arera, l’aumento massimo non può essere superiore ad una percentuale pari a circa il 9%. Pertanto, i sindaci hanno deciso autonomamente di spalmare l’importo degli arretrati e gli importi del 2024, su più anni, per non gravare sul cittadino con somme ingenti. Diversa però la questione da discutere con il manager, che dovrà essere pagato per intero, se non ci sarà trattativa.
«Il proprietario degli impianti è disponibile a incontrare i Comuni con una dilazione del debito – spiega l’avvocato Luigi Quinto che cura gli interessi di Progetto Ambiente – dopo aver riflettuto sulle modalità. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto proposte. Altrimenti gli arretrati e gli interessi saranno saldati il ​​prima possibile».
In gioco c’è anche un ricorso al Tar di Bari, che nelle scorse settimane ha respinto la sospensione cautelare, rinviando tutto al giudizio di merito del prossimo novembre. Altre amministrazioni hanno invece presentato un appello al Presidente della Repubblica nella speranza di trovare un modo per bloccare gli impegni di spesa che verranno scaricati sui cittadini. Sul tema intanto si muove anche la Provincia di Lecce: dopo gli incontri dei mesi scorsi con i presidenti dell’Aro, voluti dal presidente Stefano Minerva e coordinati dal consigliere delegato Fabio Tarantino, è previsto un altro tavolo in nei prossimi giorni proprio per elaborare una strategia comune. L’idea è sempre quella di favorire chi, tra le amministrazioni, opera in modo virtuoso, con numeri elevati di raccolta differenziata e, su scala più ampia, concordare di avviare un dialogo per la realizzazione di un impianto di selezione nella provincia di Lecce per abbassare i costi di smaltimento.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Giornale Puglia

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Regione Marche > News ed Eventi
NEXT Como, Djukanovic emerge dietro Sensi – .