numeri, date e progetti – .

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Cento anni fa nasceva the Milan-Varese, prima autostrada a pedaggio in Italia, progettata e realizzata dall’ing. Piero Puricelli. Un’eredità, nelle grandi opere che hanno trasformato il territorio, portate avanti da Concessioni autostradali lombarde (Cal), società a partecipazione pubblica costituita nel 2007 per iniziativa congiunta Governo e Regione, con l’obiettivo di creare Brebemi, Pedemontana Lombarda e Tangenziale Esterna di Milano (Tem), oltre al più recente progetto del Treviglio-Bergamo. Una rete che conta attualmente 135 chilometri di nuove autostrade in esercizio, più altri 110 chilometri di viabilità ordinaria e opere compensative, realizzata con un modello “non centralizzato” che rappresenta “un caso unico” a livello nazionale. Un modello, spiega l’avvocato Cristiana Molin, Presidente della Cal dal 2022, che “va valorizzata e potrebbe essere esportata anche in altre realtà sul territorio nazionale”. Negli uffici di Palazzo Lombardia, 36 dipendenti, con un’età media di 44 anni, in maggioranza figure tecniche, lavorano per progettare il futuro delle strade lombarde.

Qual è il vantaggio di questo modello inaugurato nel 2007?

“Siamo un caso unico perché nel nostro settore, oltre a noi, gli unici finanziatori a livello nazionale sono lo Stato e le Regioni Emilia Romagna e Veneto. Abbiamo come interlocutori diretti il ​​Governo e la Regione Lombardia, con il vantaggio di essere presenti sul territorio dove si realizzano le opere e di poter seguire passo dopo passo le procedure con un elevato grado di specializzazione. Un modello che, grazie alla gestione autonoma, ci consente di raggiungere un’efficienza difficilmente riscontrabile in altre realtà, di consegnare i progetti in anticipo o nei tempi previsti, mentre l’utilizzo del project financing (tecnica di finanziamento di un progetto in cui il compenso per il privato è garantito dalla gestione dell’opera, ndr) consente di limitare la spesa pubblica al 30-35%, senza considerare i vantaggi dovuti alle entrate fiscali”.

Ogni grande opera, come Pedemontana, ha un impatto. Come trovare un equilibrio tra la necessità di realizzare un progetto e le legittime richieste del territorio?

“Il nostro metodo è quello del dialogo e dell’ascolto del territorio, delle sensibilità dei cittadini e degli enti locali. Un’opera non deve essere contro il territorio ma a favore e, una volta completata, porta vantaggi per tutti. Pensiamo, ad esempio, al tempo risparmiato per raggiungere il posto di lavoro quando si realizza una nuova strada. Per questo anche le opere di compensazione non possono essere imposte dall’alto ma devono essere concordate con il territorio”.

La Pedemontana sarà completata entro il 2030?

“La speranza è di completare i lavori entro il 2030, e riusciremo a rispettare le scadenze. Sulle tratte B2 e C si sta finalmente concludendo la fase di approvazione e i lavori inizieranno a breve. I lavori su quella tratta hanno già avviato lavori prodromici, come la rimozione degli esplosivi bellici. La tratta D, invece, è ancora in fase di approvazione. L’accelerazione che si è verificata di recente ci fa sperare che le scadenze saranno rispettate”.

Come procedono i lavori legati alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina?

“Sulle Olimpiadi, uscendo per la prima volta dal perimetro delle strade, stiamo lavorando alla costruzione dello Ski Stadium di Bormio. La fine dei lavori è prevista per ottobre 2025, prima dell’inizio dei Giochi”.

Sul fronte del traffico, sulle autostrade della vostra rete, i flussi sono tornati ai livelli pre-Covid?

“I flussi superano i livelli del 2019 e lo smart working, dal nostro osservatorio, non ha portato a una riduzione degli spostamenti. Su Tem, ad esempio, nei primi cinque mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si è registrato un incremento del traffico del 5,3%, con un incremento dei ricavi del +8,14%. Il trend di crescita si conferma anche su Pedemontana, con un incremento del traffico dell’1,44% e un traffico medio giornaliero che si attesta sui 25 mila veicoli, registrando anche in Brebemi una crescita significativa del 4,2%”.

 
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