TREVISO – Nel dibattito sulla mancata revoca del cittadinanza onoraria UN Benito Mussolini dal Consiglio comunale di Treviso, proprio nel giorno in cui a Giacomo Matteotti è stata concessa la cittadinanza onoraria, entra con forza anche Rachele Scarpa, deputata trevigiana del Pd. “Siamo arrivati ad un paradosso: con una mano si concede la cittadinanza onoraria a Giacomo Matteotti, giustificandola con la profonda adesione ai valori che egli incarnava, e con l’altra si concede la cittadinanza onoraria concessa 100 anni fa a Benito Mussolini. preservato, che fu mandante e responsabile dell’omicidio Matteotti, perché il fatto è “storico” e “datato”” scrive il deputato. Eppure Giacomo Matteotti è stato ucciso proprio per i valori che rappresentava” scrive il deputato.
LA MOZIONE
«Le forze di opposizione e il Partito Democratico, che ringrazio – prosegue Scarpa – hanno giustamente chiesto con la mozione di minoranza che venisse eliminata questa paradossale ambiguità: i voti del consiglio comunale legati alla storia immobile e monumentale, o forse alla memoria viva, che respira ogni giorno anche grazie alle nostre scelte politiche? Quel delitto conserva un grande significato storico e simbolico, a maggior ragione oggi, nell’anno in cui si ricorda il centenario dell’evento e nei giorni in cui un’inchiesta di Fanpage scopre come nell’organizzazione giovanile della principale forza di governo si siano rigurgitati antisemitismo e neofascismo».
L’ATTACCO
«Su questi temi non dovrebbe esserci che unità, tuttavia dispiace constatare che la maggioranza a sostegno del governo Conte abbia forse tenuto conto solo a metà della storia del nostro Paese: non è un caso che in questa discussione su fatti “storici, limitati e datati” fossero assenti i consiglieri comunali che provengono dal solco di Forza Nuova – chiude Scarpa – Il sindaco Mario Conte è sicuro che la nostra città, medaglia d’oro al valor militare, non meriti una discussione più matura, consapevole e basata sulla realtà, chi può mai ignorare la storia?».
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