È trascorsa esattamente una settimana dalla grande ‘Festa della Vittoria’. Lunedì scorso pioveva in piazza IV Novembre ma per Vittoria Ferdinandi, che si affacciava con un sorriso più ampio dal balcone della Sala della Vaccara, non c’erano nuvole. Appena eletta sindaco di Perugia, Ferdinandi festeggiò con il suo popolo.
Sette giorni dopo, una volta ultimata la procedura di installazione e indossata la fascia tricolore, Ferdinandi inizia la fase due, quella più delicata e complessa. Primo passo: la formazione del Consiglio chiamato a governare Perugia per il prossimo quinquennio. Le consultazioni dovrebbero iniziare oggi. Al fianco del sindaco ci sarà Andrea Ferroni, consigliere politico per la campagna elettorale, che aprirà il giro di incontri con i rappresentanti delle sette liste che hanno sostenuto Ferdinandi nella corsa vincente per Palazzo dei Priori. Si tratta del primo passo strategico per definire la squadra di nove assessori che affiancherà il sindaco. L’unico nome certo, intoccabile, già presentato prima del ballottaggio è quello di Alessandra Sartore, ex sottosegretario al governo Draghi ed ex capo dei conti della Regione Lazio, dove ha avuto il merito di mettere in crisi il disastroso sistema sanitario di Roma e i suoi dintorni di nuovo in carreggiata. Per il resto vale la linea già tracciata da Ferdinandi: «Servono profili di valore e di competenza, nel rispetto del voto degli elettori. Non ci sono veti ideologici ma serve solo tempo per incontrare tutta la coalizione e poi fare una sintesi”.
La sintesi, appunto. E non sarà facile arrivarci. La giunta deve essere varata entro la settimana, per poi arrivare al battesimo del nuovo consiglio comunale il 15 luglio. Alcune candidature sembrano più forti di altre: David Grohmann, eletto nelle liste di Anima Perugia e docente universitario, dovrebbe andare all’assessorato all’Ambiente. Della giunta faranno sicuramente parte Francesca Tizi del Movimento 5 Stelle e Costanza Spera del Pd, a cui potrebbero andare le deleghe su associazioni, scuole e università. Resta in stand-by l’ingresso di Fabrizio Croce, il primo degli eletti nella lista civica di Ferdinandi. Va sciolto il nodo del vicesindaco: tra i candidati forti c’è Giacomo Leonelli, capogruppo umbro di Azione, ma va soppesata anche la volontà del Pd che vorrebbe un suo rappresentante come ‘secondo’ di Ferdinandi. E poi il consiglio comunale dovrà eleggere la presidenza. Oggi ci lasciamo: finita la festa, iniziano le giornate calde di Vittoria.
