La Final Six del campionato libico, la Prima Lega, si giocherà nel Lazio anziché in Toscana, anche se la delegazione della federazione libica è ancora alla ricerca di strutture adeguate.
Morad Dakhil, giornalista dell’emittente libica Wasat TV, ne ha spiegato il motivo: “Non gli piacevano gli hotel che gli erano stati messi a disposizione tra Campi Bisenzio, Montecatini Terme e Pisa. Hotel, tra le altre cose, dove i vari club avrebbero dovuto dividersi invece di condividere ognuno il proprio”.
Le quindici partite spalmate in cinque giorni si sarebbero dovute giocare tra Firenze, Empoli e Pisa: Viola Park, Castellani e Garibaldi-Anconetani. Vano è stato quindi il lavoro, anche di mediazione, del Ministero per lo Sport e le Politiche Giovanili, che aveva interpellato la Federazione Giuoco Calcio, interfacciandosi con il Ministero dell’Interno, per la sicurezza, con le rispettive amministrazioni comunali, le società toscane che gestiscono gli impianti e con Federalberghi nazionale e Toscana, cercando le soluzioni migliori per oltre 400 persone, tra giocatori, staff e dirigenti.
La delegazione della federazione libica è arrivata ieri a Roma alla Precisa Casa Mantegna, tra Cristoforo Colombo e l’Appia Antica, e ha cominciato a cercare strutture disponibili nel Lazio, tra la Capitale e Rieti, ma alcune di queste sono in erba sintetica e i libici non lo fanno non voglio giocare lì; una situazione che dovrà essere risolta al più presto, per un evento le cui date sono già state posticipate due volte. Le squadre libiche sono Al-Nasr, Al-Ahli Tripoli, Al-Ahly Benghazi, Al-Swehly, Al-Madina e Al-Hilal, che come detto dovranno disputare quindici partite, tre per ogni giornata del torneo, distribuite su cinque in totale.
L’evento sportivo nasce dagli accordi bilaterali previsti dal Piano Mattei per l’Africa, accordi che, oltre alla Final Six del campionato libico di calcio – Prima Lega – prevedono anche una collaborazione strutturata tra diverse federazioni delle due nazioni a beneficio degli atleti libici, l’organizzazione di tirocini formativi in Italia presso la Scuola dello Sport per allenatori di diverse discipline e partite amichevoli tra le diverse rappresentative degli sport di squadra.
Una collaborazione che, nonostante gli sforzi profusi dal Ministero per lo Sport e la Gioventù, non è iniziata nel migliore dei modi. Mentre Firenze e la Toscana si consolavano con la partenza del Tour de France, in un meraviglioso clima di festa. Lo scrive il Corriere fiorentino
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