Nasce a Pratola Peligna la prima pizzeria al taglio per celiaci. Il nuovissimo laboratorio situato nella già nota pizzeria Bodeguita, nella zona commerciale di Pratola a ridosso del casello autostradale, è stato inaugurato oggi 30 giugno e da oggi è possibile acquistare, senza alcuna prenotazione, circa 30 varietà di pizza dedicate a chi ha problemi con il glutine. L’idea, sicuramente innovativa, guarda proprio a questa tipologia di persone che fino ad oggi hanno sempre trovato molto difficile trovare e gustare una pizza farcita e ricca di ingredienti. “La particolarità del nostro nuovo prodotto è che l’impasto verrà preparato interamente nel nostro laboratorio”, spiega Luca Di Ferdinando, titolare con il fratello Alfredo delle due pizzerie BODEGUITA. “dove verranno miscelati diversi tipi di farine senza glutine: grano saraceno, farina di soia, farina di ceci e altre. Saranno farcite con ingredienti freschi e di alta qualità in linea con la pizza che produciamo ormai da circa 10 anni, con grande soddisfazione nostra e dei nostri clienti”.
La Pizzeria Bodeguita è ormai un punto di riferimento nel settore. Fondata circa 10 anni fa da Luca e Alfredo Di Ferdinando, si è subito distinta per la bontà e la leggerezza del suo impasto a lunga lievitazione. Il primo punto vendita è stato aperto in via San Polo a Sulmona e circa cinque anni fa l’azienda si è ampliata inaugurando un altro punto vendita nei pressi del casello autostradale di Pratola Peligna. Un punto strategico ormai noto a molti ma soprattutto ai tanti automobilisti che utilizzano l’autostrada per i loro spostamenti quotidiani. Oggi l’azienda impiega circa 10 persone, numero destinato a crescere con il nuovo laboratorio per celiaci. “Siamo un gruppo affiatato con collaboratori di varie nazionalità con cui abbiamo instaurato un rapporto di stima e fiducia”, sottolinea Alfredo, “questo aspetto, per noi fondamentale, è stato ed è il segreto degli ottimi risultati raggiunti dalla nostra azienda”. Un successo che i due fratelli vogliono dedicare alle loro famiglie ma soprattutto al padre che non c’è più, con il quale avevano un rapporto simbiotico e che è stato il loro punto di riferimento in tutte le scelte che sono state fatte fin dall’inizio della loro avventura”.
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