“Più relazioni con l’Europa, confermati i fondi di Roma e gli aiuti alla formazione” – .

“Più relazioni con l’Europa, confermati i fondi di Roma e gli aiuti alla formazione” – .
“Più relazioni con l’Europa, confermati i fondi di Roma e gli aiuti alla formazione” – .

Prato e il suo distretto produttivo a Bruxelles passando anche per Roma. Per affermarsi come modello sul fronte dell’economia circolare, della transizione energetica e dell’innovazione tecnologica ma anche per ottenere politiche e normative che migliorino la competitività delle imprese accompagnandole nelle sfide che i mercati mondiali impongono ogni giorno. La neo sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, vuole dare al distretto tessile più grande d’Europa, e di conseguenza alla città, il ruolo che merita in campo internazionale. Un laboratorio di innovazione e tradizione, un sistema produttivo che sappia investire risorse pubbliche per creare ricchezza e benessere. Una sfida da vincere con la collaborazione tra le istituzioni e l’ufficio Eir, Europa-Italia-Regione, il potenziamento dello sportello Europa del Comune che sta lavorando per intercettare risorse europee a favore di progetti istituzionali per politiche green e integrazione. L’idea di Bugetti è di fare lo stesso per il nostro distretto rafforzando questo strumento.

“L’Europa è più vicina di quanto si pensi”, sottolinea il sindaco. “Ci sono questioni e opportunità che influiscono sul funzionamento delle nostre aziende. Quindi avere un collegamento diretto con Bruxelles è strategico. Fondamentale il ruolo di coordinamento del Comune, come dimostrato di recente dall’accordo con 100 aziende per la registrazione del marchio del cardato riciclato pratese e dallo stanziamento di 10 milioni di euro da parte del governo Draghi al distretto. Vogliamo continuare a farlo con le risorse europee che intercetteremo. Avere una cabina di regia forte è un fattore strategico per rafforzare il brand pratese”.

Bugetti è fermamente convinto che il Comune possa avere un ruolo di coordinamento anche nella formazione di figure specializzate per il settore tessile, esigenza sempre più pressante per le imprese pratesi alle prese con un difficile ricambio generazionale.

“Il Comune può mettere a sistema, potenziare e semplificare quanto già esiste – afferma il sindaco – L’obiettivo è migliorare e velocizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il nostro quartiere ha rappresentato un’occasione di riscatto e rinascita per tante persone. Voglio che sia così anche in futuro perché il lavoro è e deve restare nel nostro DNA. Investire nella formazione in tempi certi significa anche non interrompere la trasmissione di competenze dalle vecchie alle nuove generazioni che solo in fabbrica, fianco a fianco con il personale, è possibile acquisire per dare continuità alla produzione, all’azienda e infine alla filiera tessile”.

Anche Roma dovrà fare la sua parte per sostenere le imprese e i progetti pratesi: “Per questo – spiega Bugetti – è fondamentale aprire subito un dialogo con il Governo perché accolga le istanze che arrivano dal territorio per rafforzare e potenziare la produzione sostenibile, i progetti di economia circolare, la tracciabilità di filiera, gli investimenti in innovazione tecnologica nel campo tessile e quelli nella transizione ecologica. Torneremo a chiedere con forza che i 10 milioni a favore del distretto diventino una misura di Governo stabile a favore di un distretto che crede nel futuro, investe in qualità e risparmio energetico per resistere all’agguerrita concorrenza internazionale. Il Governo deve capire che Prato e il tessile sono un connubio inscindibile, che lo sforzo fatto dai nostri imprenditori e dall’intera città per superare questi anni complicati senza mollare le proprie aziende, ma anzi, rilanciandosi, va premiato”. Per Bugetti, al di là del colore politico di chi governa Roma e la città, Prato merita di essere sostenuta mettendo in atto interventi bipartisan, frutto di un lavoro che vede insieme amministratori e parlamentari di diverse fazioni.

“La nostra Prato è la Prato che sarà in Europa come modello e come interprete delle esigenze dell’economia del nostro territorio che da tempo investe in economia circolare e transizione energetica. Perché Prato è innovazione e tradizione, è Toscana ma anche mondo. Una sfida che vogliamo vincere”.

Si.Bi.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV data, suggerimenti, eventi – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .