Firenze, le migliori gelaterie (secondo Gambero Rosso) – .

Secondo Gambero Rosso sono due le gelaterie fiorentine che meritano i tre coni (il massimo riconoscimento) nel 2024: quello della Passera in via Toscanella e del Gelato Bondi in via Nazionale (corner of via Faenza). Five win the two cones: Gelato di Gabriele Vannucci, La Sorbettiera, Edoardo- il gelato Biologico, Sbrino-gelatificio contadini, Caminia.

Gelateria Passera
“I gelati di Cinzia Otri partono da una scelta attenta e ponderata, quasi maniacale, degli ingredienti che vengono poi lavorati con grande maestria”, spiega la guida. Una delle sue ultime creazioni, latte e fichi secchi, nasce dalla scoperta di una varietà autoctona del delizioso frutto presso un produttore di fiducia. Sempre a base di frutta sono Benessere, un blend di agrumi e melograno, arricchito con polline, echinacea e miele di castagno; Green Vibes, realizzato con un decotto di scorze di arancia e limone, zenzero e alloro, unite a scorze di mela e pera cotte e frullate, dolcificate con miele di abete; pesche e vino, un gelato alle amarene. La base acqua è presente anche nel gelato alle mandorle o al caffè, preparato con un espresso molto forte. E poi il gelato alla ricotta di pecora con confettura di more; quello con solo latte crudo biologico e quello con latte biologico e alchermes; e infine i gelati al cioccolato, tanti quanti sono i cru che Cinzia ha selezionato.

Gelati Bondi
Vetulio Bondi fa il gelato dal 1982 con l’entusiasmo del primo giorno, ne parla e insegna a prepararlo organizzando corsi ad hoc. Sempre con ingredienti naturali, senza olio di palma e senza mono e digliceridi degli acidi grassi. Ai gusti più tradizionali e classici, alterna originalità introvabili altrove. Tra i primi da citare il gelato al caffè, solo di monorigine Arabica; il gelato alla vaniglia fatto con la migliore vaniglia dell’isola di Komodo; la vera zuppa inglese, quella creata da una governante inglese a Fiesole quando Firenze era capitale d’Italia con quello che aveva in casa, un lemon curd con pezzetti di cioccolato svizzero e pane raffermo bagnato nell’Alkermes. Tra le specialità i gelati che si ispirano alla cucina locale come il gelato all’olio extravergine di oliva toscano o quello alla passata di pomodoro o al baccalà; o il gelato alla rosa e melissa, un fiore che cresce solo in Svizzera: la rosa viene messa in infusione nel latte per 24 ore e poi, una volta mantecato, il gelato viene variegato con salsa al rabarbaro e pane croccante toscano; e ancora quello con ricotta dell’Amiata, miele della Val di Chiana e rosmarino delle colline fiorentine.

Ice cream by Gabriele Vannucci
Nel 2002 il pasticcere Gabriele Vannucci apre la sua gelateria in via Antonio Scialoja 27 rosso. La vetrina in carapine ospita otto buche con dodici gusti a settimana. Accanto ai classici come pistacchio, nocciola e cioccolato fondente, si possono trovare espressioni della pasticceria classica in versione gelato, tra cui cassata, croccantino, foresta nera e soprattutto la Crema Vannucci, ispirata a Malaga: uno zabaione al vermut rosso con uvetta macerata al vermut rosso. Il Vermouth utilizzato proviene dagli alambicchi di Fermenthinks, la prima distilleria urbana di Firenze, con la quale Vannucci ha collaborato per creare il vermouth perfetto per la sua linea di prodotti. Sarà poi possibile degustare alcuni dei dolci più famosi di Vannucci ispirati all’arte contemporanea in versione gelato: Frida, Andy Warhol, Dalì. Tutti i gusti proposti sono senza glutine, così come il wafer che li accompagna, e molti sono anche vegani.

Il produttore di sorbetti
Sorbeetteria nasce dall’idea di Antonio Ciabattoni, che a 14 anni inizia a lavorare da ragazzo nella gelateria della famiglia Brustolon a Coblenza, in Germania. Un percorso fatto di estati trascorse tra laboratorio e banco, di intensa formazione e ricerca, ma soprattutto di passione istintiva.
Una passione che si è trasformata in lavoro nel 2007, quando, insieme alla moglie Elisa, ha fondato La Sorbettiera. Dal 2009 si è trasferito in Piazza Tasso (poi si è aggiunto il negozio di via Mezzetta) Custode di una tradizione di famiglia iniziata nel 1934, Antonio propone gelato artigianale di bottega, prodotto partendo da materie prime di alta qualità, scelte seguendo la stagionalità degli ingredienti, ma fatta anche di sperimentazione e voglia di novità. Nascono così gusti che spaziano dai grandi classici a creazioni vivaci, che vanno dalla crema nocciola e pistacchio alla crema lime e basilico, ispirata al pasticcere Jacque Genin, la tailandese, fatta con citronella e latte di cocco, fino al delizioso New England 1776 (fiordilatte, sciroppo d’acero e bacon candito), fresco vincitore del Gelato Contest #Insieme200.

Caminia
Inaugurato nel 1987 nel quartiere Gavinana, Caminia “ha iniziato con i gusti più classici e gli yogurt serviti con salse, granelli, granella e cioccolato; poi con il tempo e l’esperienza la produzione si è arricchita di torte, dessert, semifreddi e soprattutto di un’incredibile serie di gelati che si amplia di stagione in stagione” scrive il Gambero Rosso. Dietro il bancone ci sono Lavinia e Camilla Mannucci (l’insegna Caminia nasce dalla crasi dei due nomi). Famosi la crema Caminia, nelle sue varianti, e il mascarpone con crumble di cioccolato salato e pere cotte e il gusto Festina Lente.

Gelato biologico Edoardo
È la prima gelateria biologica certificata della Toscana e oggi conta due negozi in due punti strategici della città: in piazza del Duomo 45rosso e in via de’ Guicciardini 9. Qui potete trovare oltre ai classici (uno dei il più gettonato è il pistacchio), gusti come miele e lavanda, liquirizia e amarena (100% vegan), e il famoso sorbetto al gusto “Chianti Colli Fiorentini Docg”.
Le cialde su cui danno forma al gelato biologico sono fatte a mano, anche queste con ingredienti di altissima qualità. Spesso, entrando nel negozio, puoi vederle preparare sul momento e poi assaggiarle ancora calde.

Sbrino
Il gelato di Sbrino, la prima “fabbrica di gelato contadina” di Firenze, “sa davvero di latte”. È preparato con il latte che arriva ogni mattina appena munto da un’azienda agricola toscana e viene pastorizzato in bottega. I sapori sono dati da prodotti che rappresentano l’eccellenza italiana e presidi Slow Food: mandarino tardivo di Ciaculli, mandorle di Toritto, pistacchio di Stigliano, noce pura di Sorrento, albicocca di Rotondella. Gli ingredienti sono tutti naturali e genuini, provengono direttamente dalle aziende agricole locali. Anche il sorbetto ha un sapore speciale, di quelli di una volta: è fatto semplicemente con pura acqua di sorgente, zucchero e frutta. Tra le specialità la zuppa inglese in versione cono gelato.

Nel resto della Toscana i tre coni del Gambero Rosso sono stati assegnati a Chiccheria ice cream shop in Marina di Grosseto, De’ Coltelli in Pisa and Dondoli in San Gimignano.

 
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