i genitori e il fidanzato Marco sono tornati in Italia – .

i genitori e il fidanzato Marco sono tornati in Italia – .
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PADOVA – Sono rientrati ieri i familiari di Margherita Salvucci, la dottoressa 28enne strappata alla vita da un’onda mortale giovedì pomeriggio nelle piscine naturali di Seixal, sull’isola di Maderia, in Portogallo. La ragazza, originaria delle Marche ma ormai da anni a Padova dove si era laureata in Medicina e dove stava facendo la specializzazione in Psichiatria presso l’ospedale di via Giustiniani, era in vacanza con i genitori e la sorella.

I familiari sono arrivati ​​all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 15 di ieri, per poi dirigersi a Colmurano, in provincia di Macerata. Con loro anche il fidanzato di Margherita, Marco Romanelli (psichiatra veneziano), che subito dopo la tragedia ha raggiunto i genitori di Margherita in Portogallo. Ieri sera la famiglia Salvucci si è riunita con i parenti. Per la restituzione della salma ci vorranno almeno due o tre settimane. L’autopsia dovrebbe essere eseguita mercoledì.

LA VICINANZA

Il sindaco di Colmurano, Mirko Mari, incontrerà oggi la famiglia Salvucci. Nel paese è in programma anche una seconda veglia di preghiera. L’ex sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni, che ha perso una figlia diversi anni fa in un incidente stradale, è vicina alla madre Ornella Formica. «La vita terrena – ha scritto su Facebook – è un mistero. Morire così è inaccettabile. Sono molto triste, troppe vite spezzate presto negli anni migliori. Coraggio Ornella a te e alla tua famiglia. Crea ricordi con i ricordi di Margherita, fai vivere i suoi sogni. Ti sarà sempre vicina».

LA FESTA

Anche l’intera comunità del Partito Democratico delle Marche si stringe attorno a Ornella Formica e alla sua famiglia. “Condividiamo – affermano i rappresentanti del Partito Democratico – il profondo dolore, con la speranza nel cuore che il ricordo di Margherita possa, nel tempo, portare un po’ di conforto e forza per andare avanti con lo spirito e la gioia che lei sapeva darci”. La morte di Margherita deve servire a far sì che simili tragedie non accadano mai più nella piscina naturale dove la ragazza ha perso la vita. Solo un cartello indicava la mancanza di un bagnino. “Il muro che separa il mare dalla piscina naturale dovrebbe essere alzato e andrebbero messi cartelli di allerta per la pericolosità del luogo”. È il messaggio che lanciano Ornella Slavucci e la sua famiglia.

LA RICOSTRUZIONE

«Giovedì pomeriggio Margherita e Maria Ester – racconta Ornella – sono entrate nella piscina naturale di Seixal dove l’acqua era molto calma e dove c’era molta gente. A un certo punto le onde si sono fatte più grandi: Mari Ester è tornata indietro, Margherita invece si è fermata, è arrivata un’onda molto più grande e l’ha portata via nell’oceano. Ha provato a nuotare per diversi minuti. Poi un turista italiano, un pompiere di Siena, Manuel Solms, quando si è accorto che il traghetto con il medico non sarebbe arrivato prima di venti minuti, si è tuffato con il suo giubbotto salvagente. Appena l’ha raggiunta Margherita è svenuta. Ha tenuto Margherita con la testa fuori dall’acqua per tutto il tempo in cui è rimasta in attesa dei soccorsi». La mattina dopo la giovane è morta in ospedale.

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La Gazzetta

 
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