“Il Mugello resterà così isolato” – .

“Il Mugello resterà così isolato” – .
“Il Mugello resterà così isolato” – .

Molti si sono uniti. Tutti i sindaci del Mugello, dell’Alto Mugello, della Val di Sieve, ma anche quelli romagnoli di Brisighella e Faenza. Manca solo quello di Firenze. Tutti esprimono forte preoccupazione per la chiusura della Ferrovia Faentina per l’intera tratta, da Firenze a Faenza, nel mese di agosto, dall’8 al 1° settembre. La ragione? Lavori di ammodernamento, un investimento importante da 140 milioni di euro, finanziato dal Pnrr e con scadenze fisse. Ma quasi un mese senza ferrovia è un grave disservizio. Anche perché si va ad aggiungere ad un’altra pesante chiusura, quella della via Bolognese, che collega il Mugello a Firenze. Qui il blocco dipende da importanti lavori progettati da Publiacqua, per la ricostruzione dell’acquedotto.

Ad agosto si creerà quindi una situazione mai verificatasi prima. Nessun collegamento ferroviario e blocco della principale via di accesso alla città. Con auto e autobus che per raggiungere Firenze dovranno percorrere la statale 302 Faentina, anch’essa in pessime condizioni, oppure passare per l’autostrada.

E i mugellani che vorranno recarsi a Firenze in treno dovranno usare treni diretti a Pontassieve, con tempi di percorrenza raddoppiati. Lo hanno ricordato i sindaci del Mugello, della Valdisieve e dei territori della ferrovia Faentina, firmatari del documento, che si dicono “in attesa della convocazione dell’incontro, che sappiamo essere stato fissato per il 3 luglio dall’assessore regionale alle strade e ai trasporti, Stefano Baccelli”.

“La chiusura della linea ferroviaria Faentina in concomitanza con la chiusura del tratto stradale di via Bolognese – scrivono i sindaci – creerà grandi disagi, ricordando che l’altra tratta di collegamento con Firenze, la Faentina 302, ha due cantieri in corso ed una restringimento della carreggiata con semafori. Inoltre, la linea ferroviaria via Pontassieve presenta problematiche relative a improvvise soppressioni di treni, continui ritardi e disagi dovuti a problematiche legate a materiale rotabile e infrastrutture obsolete”. Lo sottolineano i sindaci di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Brisighella, Dicomano, Faenza, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio: “Il è finito da decenni il tempo in cui agosto svuotava le città e riempiva i luoghi di villeggiatura. I lavoratori continuano a spostarsi per andare al lavoro anche in questo mese”. E concludono: “Siamo preoccupati e uniti nel disagio che sta vivendo la popolazione del Mugello”.

Paolo Guidotti

 
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