l’assistente è stato arrestato – .

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CASTRIGNANO DE’ GRECI – A scatenare la violenza sarebbe stata una lite scoppiata a pranzo per futili motivi. Una furia che avrebbe spinto la badante a colpire l’anziano alla nuca e in più parti del corpo. Questa una prima ricostruzione. È stato arrestato il 36enne, di origine moldava, ritenuto il presunto autore dell’omicidio di Fernando Monte, ex venditore ambulante di 81 anni di Castrignano de’ Greci, trovato senza vita nelle scorse ore nel suo appartamento al civico 20 di via Trieste, riverso a terra, tra tracce di sangue e segni di percosse.

Di fronte a un apparato indiziario piuttosto corposo, il pubblico ministero titolare del fascicolo d’inchiesta, Luigi Mastroniani, ha disposto la misura cautelare nella notte nei confronti della badante dell’anziana vittima. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli investigatori hanno rinvenuto, tra gli altri, indumenti e uno smartphone ancora intrisi di sangue e riconducibili al presunto autore. La tragedia si è verificata ieri pomeriggio, intorno alle 18.30, quando la figlia dell’anziano, di ritorno dal mare, si è recata come di consueto a trovare il padre. Quest’ultimo, non del tutto autosufficiente dal punto di vista motorio, dovendo spesso ricorrere alla sedia a rotelle, era assistito dal 36enne da un paio d’anni.

Una figura premurosa, quella dell’indagato, che avrebbe accontentato i figli della vittima per aver finalmente trovato una persona che si prendesse cura del loro genitore. Poi nelle ultime ore lo choc: all’arrivo nella casa paterna, la donna si è ritrovata davanti al 36enne completamente nuda, sulla veranda dell’appartamento, insanguinata e in stato confuso. Una manciata di secondi e poi la macabra scoperta: il corpo dell’81enne giaceva a terra, insanguinato e con evidenti segni di violenza e percosse sul corpo. Immediata è stata la chiamata al 112: sul posto sono arrivati ​​i Carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Maglie che, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo, hanno avviato un immediato sopralluogo per ricostruire le prime fasi del delitto.

Attività investigativa al termine della quale il 36enne è stato tratto in arresto, sulla base delle numerose prove raccolte dai militari. L’uomo, raggiunto dagli operatori del 118, è stato accompagnato in caserma, dove è stato ascoltato dal pubblico ministero, quindi dichiarato in stato di fermo e accompagnato nel carcere di Borgo San Nicola. La salma dell’anziano, dopo la prima ispezione cadaverica effettuata, è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per successivi accertamenti. Nelle prossime ore, infatti, la Procura della Repubblica di Lecce nominerà il medico legale per procedere all’autopsia sul corpo dell’anziano.

Sgomento e dolore nella piccola comunità del Grico centro, dove spesso si vedevano badanti e anziani assistiti passeggiare insieme per le vie del paese. Più volte alla settimana i vicini ricordano, i primi ad essere ascoltati dagli uomini dei Carabinieri, il 36enne era solito accompagnare la vittima nei locali del vicino Lecce Club, la società dei tifosi della squadra di calcio giallorossa. Su quel legame restano ormai più ombre che certezze, che solo le indagini potranno chiarire.

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