Un’ora e mezza di puro rock, adrenalina e movimento. Chi ancora sotto la Mole non li conosceva ieri sera (domenica 30 giugno) ha potuto toccare con mano: i Dogstar non sono solo belli: il bassista della band è il noto attore canadese Keanu Reeves – ma sono anche e soprattutto bravi musicisti, capaci di fare il tutto esaurito in tutte le loro date italiane, compresa quella che li ha visti esibirsi ieri a Torino nell’ambito del Parco Sonic Stupinigil’evento organizzato dalla Fondazione Reverse che per il secondo anno propone un’interessante anteprima cittadina in collaborazione con Ogr Torino. Dogstar sono un progetto musicale nato nel 1991 da tre giovani amici (Reeves compreso) che hanno suonato a lungo in un garage, che si sono sciolti nel 2002, e che si sono riuniti nel 2020 quando, complice il lungo periodo di pandemia, hanno deciso di iniziare a lavorare su nuovi pezzi, tanto da segnare un ritorno ufficiale nel maggio 2023, a più di 20 anni dalla loro ultima esibizione. Oggi il gruppo è formato dall’attore Robert Mailhouse (batteria e cori), Bret Domrose (chitarra e voce) e Keanu Reeves (basso e cori) tra le star più iconiche del panorama cinematografico internazionale e che ieri sera si sono particolarmente in forma ed emozionato. Allergico allo star system e noto per il suo estremo riserbo, non si è smentito neanche ieri sera. Probabilmente per evitare il rischio di oscurare la scena agli altri componenti del gruppo, infatti, era l’unico a non prendere mai il microfono in mano, nemmeno per salutare il pubblico festante verso il quale però non lesinava sui sorrisi e sul gesto della mano sul cuore, ripetuto più volte, per ringraziare tutti i presenti. Memorabile, per chi c’era, resterà anche una cosa: la copertina di «Voglio essere sedato» dei Ramones suonati dai Dogstar poco prima della fine del concerto. (Simona De Ciero)
01 luglio 2024
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