Qual è la situazione attuale della vostra azienda in termini di risultati e strategie?
Borsato “La situazione della Biennale è molto buona. Dal Covid abbiamo raggiunto valori significativi negli indicatori riguardanti il pubblico, la stampa presente agli eventi, la rilevanza internazionale e la presenza sui media di tutto il mondo, la partecipazione di Paesi stranieri alle mostre e anche il successo che i film presentati al Festival del Cinema hanno nelle sale e agli Oscar. Allo stesso tempo, anche i bilanci sono diventati solidi e, dopo il 2020, presentano ogni anno utili. Gli utili non vengono distribuiti, come in una normale SpA, ma vanno a formare una riserva che ci consente di guardare al futuro con ottimismo”.
Carniello “Solo poche settimane fa il Presidente Ermeti e l’Amministratore Delegato del Gruppo Peraboni hanno presentato i risultati del primo trimestre, con quasi 90 milioni di fatturato, in crescita del 15,4% rispetto al 2023, che era stato un anno record. Abbiamo invece presentato al mercato il piano strategico a gennaio, con un business plan che guarda al 2028 con un fatturato di gruppo superiore ai 300 milioni di euro. È un ottimo momento per l’azienda”.
Altri “Il mercato turistico è in netta ripresa rispetto al periodo 2020-2022: già nel 2023 Ca’ Sagredo ha raggiunto livelli di fatturato simili a quelli degli anni precedenti la pandemia. Il 2024 si sta rivelando un anno particolarmente favorevole per gli hotel di lusso di Venezia, grazie soprattutto ai numerosi eventi della città, come la Biennale d’Arte. A Ca’ Sagredo stiamo seguendo la strategia classica del nostro mercato, ovvero quella di puntare sul singolo cliente.”
In cosa stai investendo di più per competere e crescere? E quali sono le principali sfide e prospettive?
Borsato «Gli elementi strategici sono rappresentati soprattutto dalla qualità della proposta culturale che proviene dai direttori artistici, e dal riconoscimento di questa attraverso una migliore “reputazione” internazionale dell’istituzione. Per mantenere alto il livello servono anche un’attenzione costante al pubblico, specie se nuovo e giovane, un continuo miglioramento e adeguamento dei luoghi e delle tecnologie, innovazione e una politica verso il territorio».
Carniello “Il capitale umano resta il nostro asset più strategico per la creazione di fiere e congressi. Costruiamo opportunità per le comunità in settori chiave per il Made in Italy, dalla gioielleria alla tecnologia green, dal food al turismo, e lo facciamo innovando sempre, integrando l’esperienza fisica con quella digitale, guidando lo sviluppo futuro di settori e filiere.”
Altri “Le sfide riguardano la carenza di personale, sia qualificato che da formare, l’elevato costo delle materie prime e dell’energia. Le prospettive sono quelle di un lento ma costante incremento di fatturato e PIL”.
Qual è il ruolo dei manager e del management nella crescita e nella competitività della vostra azienda oggi?
Borsato «Il management è quotidianamente impegnato nella ricerca delle migliori soluzioni ai problemi, nella concreta trasformazione dei progetti artistici in attività realizzabili e sostenibili, nella pianificazione delle attività future e della crescita, tutto ciò nel rispetto delle procedure e dei vincoli di budget».
Carniello “Il management di Ieg ha un ruolo di responsabilità aggiuntiva poiché l’azionista è anche pubblico (i Comuni) e le fiere sono uno strumento chiave per le politiche di export del nostro Paese. Per i manager di Ieg “lavorare con uno scopo” fa parte del lavoro quotidiano, perché conosciamo l’impatto che le nostre attività hanno sui territori e sul Paese”.
Altri «Il responsabile sul territorio è fondamentale per fare da interfaccia con i proprietari, nel caso in cui non siano presenti quotidianamente in azienda e non appartengano al settore alberghiero».
Quale rapporto avete, come azienda e come manager, con il territorio?
Borsato “Per vocazione e per statuto, la Biennale guarda al contesto internazionale. Tuttavia, il rapporto con il territorio è molto importante sia per la ricerca di nuovi pubblici, sia per l’esigenza di trovare un contesto favorevole alla realizzazione dei progetti, sotto ogni punto di vista”.
Carniello «Proprio per la tipologia di proprietà del Gruppo, con i Comuni come azionista principale, il rapporto è continuativo, molto virtuoso, e punta molto sulla valorizzazione dei territori per raggiungere i migliori risultati aziendali».
Altri «Molto rigorosamente: Ca’ Sagredo è un’identità di Venezia. Più in generale, gli alberghi sono “beni comuni” del territorio, non trasferibili, e quindi intimamente connessi a esso».
Guardando al futuro, di cosa ha bisogno il tuo territorio per crescere?
Borsato «Credo che sia importante un approccio di rete tra i soggetti che operano in un dato territorio, valorizzando il ruolo di ciascuno e perseguendo sinergie».
Carniello «In una parola, “competenze”. Competenze capaci di costruire visioni e progetti di lungo periodo, di aumentare la produttività, di affrontare le sfide più urgenti della nostra società, come quella primaria dello sviluppo sostenibile».
Altri «Sicuramente un maggiore controllo dei flussi turistici per crescere non nei numeri ma nella qualità dei clienti e dei servizi offerti».
Quale rapporto e contributo avete e vi aspettate da Manageritalia per far crescere l’economia e il Paese?
Borsato “Una classe dirigente qualificata e sensibile alle nuove sfide (si pensi, ad esempio, allo sviluppo sostenibile e al tema dell’intelligenza artificiale) è essenziale per far crescere il Paese; Manageritalia può essere protagonista di questa sfida svolgendo un ruolo di stimolo e individuando strategie di lungo periodo, guardando al futuro con senso di responsabilità e positività”.
Altri «Manageritalia può dare un contributo importante e qualificato per diversi motivi: la grande competenza dei suoi associati nei diversi settori di competenza, la capacità dell’Associazione di fungere da trait d’union tra istituzioni, enti privati e pubblici, la sua visione complessiva del tessuto economico e sociale del Paese e del territorio».
