Villa Petriolo, la prima villa-fattoria che racconta il vero lusso sostenibile
Immersa nelle suggestive colline di Cerreto Guidi, disegnate da uliveti e vigneti, a breve distanza da Firenze e Pisa, nei pressi di Empoli, scopriamo Villa Petriolo, un esempio unico di Villa colonica rinascimentale trasformato in un progetto di ospitalità di lusso che interpreta il sostenibilità più autentica a livello ambientale, sociale e di governance.
Villa Petriolo, una dimora di charme immersa nella campagna toscana.
Villa Petriolo, Cerreto Guidi. Photo courtesy Villa Petriolo.
“Villa Petriolo è un progetto nato nel XVI secolo come villa-fattoria, concepita per essere autosufficiente e sostenibile. Questi principi si riflettono nei nostri valori di sostenibilità ambientale, sociale, culturale e finanziaria, che ci hanno permesso di arrivare a oggi. L’impegno per la sostenibilità, iniziato nel XV secolo, continua nel XXI secolo. Partiamo dalla terra e dalle radici toscane, coinvolgendo partner locali per offrire esperienze che vanno dal campo alla tavola, all’ospitalità, collaborando anche con aziende di design come Edra”, spiega il direttore generale Daniele Nannetti.
La sostenibilità, il cuore del progetto
L’amore per una terra è ciò che ha mosso l’idea progettuale in Daniele Nanettidirettore generale e fondatore, e i suoi Soci Héctor Cuadra Muñoz e Maria Elena Aguado, famiglia messicana, proprietaria dell’omonimo marchio multinazionale noto nel settore dell’abbigliamento, che per primi hanno visto in Villa Petriolo, borgo del XVI secolo, patrimonio monumentale italiano che fu di proprietà delle nobili famiglie Albizi e poi Alessandri, il fulcro naturale di un progetto di rigenerazione di modelli ed esperienze virtuose del passato. Un progetto contemporaneo che trae ispirazione dalle economie storiche locali, capace, allora come oggi, di rendere sostenibile un progetto imprenditoriale.
