Forlì. Anche Bentivogli lascia la Lega, ma poi se ne pente e torna subito – .

Forlì. Anche Bentivogli lascia la Lega, ma poi se ne pente e torna subito – .
Forlì. Anche Bentivogli lascia la Lega, ma poi se ne pente e torna subito – .

Il terremoto in Lega sta diventando una telenovela, anche un po’ comica. Dopo l’addio annunciato e confermato di Massimiliano Pompignoli, anche Albert Bentivogli aveva firmato l’uscita dal Carroccio per entrare nel gruppo consiliare misto, ma poi se ne è pentito e ha firmato la revoca. Resta quindi nella Lega. Questo è avvenuto nel giro di due giorni, ma cosa sta succedendo in Lega? L’uscita di Pompignoli e Bentivogli sembrava una mossa fatta quasi apposta per tagliare fuori dalla presidenza del Consiglio comunale Daniele Mezzacapo che a quel punto sarebbe rimasto solo e con l’obbligo di capogruppo, incompatibile con quello di presidente del Consiglio comunale. Il dietrofront di Bentivogli, che a quel punto sarebbe il capogruppo leghista, rimetterebbe quindi Mezzacapo in carreggiata per il ruolo di presidente. In ogni caso, inevitabilmente si apre una ferita profonda all’interno della Lega che lascia il segno e gli effetti si vedranno già nel primo consiglio comunale di oggi, in programma a Romiti.

Albert Bentivogli conferma la revoca della decisione ma ha preferito non esprimerne ieri le ragioni. Pompignoli invece le ha spiegate. “La mia è una decisione difficile, dolorosa ma inevitabile – dice Pompignoli – lascio la Lega dopo oltre 15 anni di militanza, impegno e dedizione. La Lega è stata la mia casa, la mia palestra di vita politica, il mio unico punto di riferimento nelle alterne vicende di un partito di opposizione e di governo. Oggi, con grande rammarico, devo fare i conti con la crescente difficoltà di non poter più condividere linea e obiettivi di un partito che, purtroppo, non è più casa mia. Dal 2008 sono cambiate tante cose e il mio percorso all’interno del partito finisce qui. La scelta di lasciare la Lega non ha nulla a che vedere con il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, a lui rinnovo la mia piena fiducia”.

Resta però il nodo del nome da utilizzare per il ruolo di presidente. L’ex vicesindaco non è ben visto né dalla maggioranza né dalla minoranza che oggi sarebbe pronta a non votarlo. Se così fosse, si potrebbero riaprire le porte all’ex consigliere Marco Catalano, escluso. Fdi, infatti, per questioni di equilibrio e per i risultati ottenuti alle elezioni di giugno, voleva per sé la presidenza. Ma poi in sede di composizione della giunta si è trovato un accordo, accontentando la Lega, che invece ha puntato a confermare i suoi due consiglieri (Mezzacapo e Cintorino, ndr). Se Mezzacapo non convincesse, a questo punto gli stessi Pompignoli e Bentivogli potrebbero essere i nomi da utilizzare per la presidenza del Consiglio comunale.

Ieri, dopo il susseguirsi degli eventi, si è tenuta una riunione tra i soci della Lega e poi il confronto tra la maggioranza in vista del Consiglio Comunale di oggi, il primo del nuovo governo. Il rebus non è ancora risolto, non resta che attendere gli eventi di oggi. Comunque vada a finire, la Lega ne uscirà con le ossa rotte e anche con un Pompignoli in meno.

 
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