“La Commissione Sanità del Comune dorme, si riunisca al più presto per esaminare il piano di riduzione dei tempi di attesa annunciato dall’Asl”. Lo ha detto Daniele Marchetti, consigliere comunale della Lega e vicepresidente della Commissione Sanità regionale. Nei giorni scorsi l’Asl ha reso noto il suo piano, che metterà a disposizione circa un milione di euro (“Una cifra ricavata dall’ultima finanziaria del governo nazionale”, sostiene Marchetti) per garantire 42mila prestazioni in più tra visite e accertamenti e porre fine al fenomeno delle agende chiuse grazie alle cosiddette pre-liste (“Un sistema chiesto dalla Lega a livello regionale ormai da tre anni”).
E allora Marchetti incalza la maggioranza. “Vorremmo discuterne in sede istituzionale – auspica il leghista -. Sarebbe interessante capire quanti servizi saranno gestiti dal pubblico e quanti dal privato accreditato, per esempio. Inoltre, vorremmo avere qualche chiarimento sulle modalità previste nel caso in cui le pre-liste non fossero sufficienti a risolvere i problemi. Attendiamo fiduciosi”.
Tutti toni diversi quelli del sindaco Marco Panieri, che in Giunta ha tenuto per sé la delega alla Salute. “Nonostante la fase complicata che sta attraversando la sanità pubblica, continuiamo a impegnarci e investire nel diritto alla salute delle persone e in un’assistenza sanitaria pubblica, gratuita e universale”, le parole del primo cittadino.
Attraverso il piano predisposto dalla direzione generale dell’ASL, quest’anno nel distretto si registrerà un incremento del 18% delle visite e del 14% delle visite specialistiche proprio attraverso lo stanziamento di quel milione di euro (un trentesimo di quello disponibile per l’intera Emilia-Romagna) di cui si parlava all’inizio.
“Non posso che essere grato all’Asl e alla Regione, per le quali ringrazio in particolare il direttore generale dell’Asl Andrea Rossi e tutti gli altri dirigenti, per le risorse messe in campo e per la professionalità dimostrata nel definire strategie e priorità – conclude il sindaco Panieri -, ricordando che servono non solo investimenti straordinari legati al Pnrr (che nella nostra Asl ammontano a oltre 13 milioni di euro), ma anche strutturali per garantire il personale necessario e un’operatività in linea con le esigenze”.
