Chiude la Via Bolognese e la Via Faentina non regge all’assalto – .

E autobus delle Autolinee Toscane, con difficoltà, tenta di entrare Via Bologna dopo la salita di Via Salviati. Nemmeno lo spazio per uno spillo. Figuriamoci per una manovra. Da nord non si vede la coda del serpente scintillante di auto che scende verso la città, suonando il clacson.

I l guarnigione dei pompieri fa tutto il possibile per dare indicazioni. Un agente preoccupato afferra il suo cellulare e chiama la stazione: “Dobbiamo aumentare la segnaletica”. Via Faenza è l’unica alternativa. Una strada che, avvicinandosi a Cure, diventa praticamente un “tunnel”, con tratti a senso unico alternati. Viene presa d’assalto. I veicoli salgono sui marciapiedi con le ruote. L’aria si fa pesante: un corridoio di smog. Solo qualche flash di ieri.

I lavoratori di Publiacqua hanno posto le barriere di via Bolognese alle 10, con un’ora di ritardo, dopo un lungo incontro tra Polizia Stradale, Scaf e Autolinee Toscane per definire gli ultimi dettagli sulla gestione del traffico. Questa prima tranche di lavori sull’acquedotto proseguirà fino al 16 luglio.

I l secondo lotto dal 29 luglio al 10 settembre. Il cantiere attuale non occupa più di 50 metri, tra via di Montughi e via della Pietra, ma fanno la differenza. Sicuramente per il «povero» bar Mirabilia, «imprigionato» tra le recinzioni: «Sarà dura», dice Domenico Di Cicco da dietro il bancone, «Lavoriamo molto con il passaggio delle auto, migliaia al giorno: all’ora di pranzo rischiamo di restare deserti, senza contare le difficoltà per le consegne».

Le cose stanno andando un po’ meglio per residenti: perdono temporaneamente una fermata dell’autobus, qualche parcheggio, dovranno sopportare il rumore. Ma alla lunga eviteranno l’inconveniente delle continue rotture delle tubature. E nel frattempo, almeno, potranno avvicinarsi al “vicolo cieco” per tornare a casa e parcheggiare. Gli altri, cioè chi usa la via Bolognese come percorso per raggiungere Firenze o uscire dalla città, devono invece utilizzare la viabilità alternativa, se non vogliono incappare in difficili inversioni a U. Da Trespiano, si svolta in discesa su Via Salviati, quindi si imbocca la Faentina a Ponte alla Badia. Chi va in direzione Pratolino è costretto a prendere sempre la Faentina e a fare il percorso inverso, cioè in salita su Via Salviati, per aggirare il cantiere e rientrare sulla Bolognese.

Ci sono molti cartelli gialli che indicano la chiusura della strada importante. I display elettronici – come quello di Via Mafalda di Savoia – rilanciano continuamente l’avviso. E tuttavia, come detto, una forte congestione può essere osservata già dopo pochi minuti dall’inizio della misuraChe coinvolge anche i trasporti pubblici. Massimo Milli della Faisa-Cisal parla di «notevoli rallentamenti per la linea 25, sia nella zona Cure-Faentina sia sulla strozzatura del Salviatino». Publiacqua ha deciso di lavorare d’estateper avere un impatto minore sulla vita di studenti e pendolari. «Ma non siamo più negli anni ’60, quando tutti andavano in vacanza per due mesi – racconta the mayor of Borgo San Lorenzo, Leonardo Romagnoli — Si sarebbero dovute trovare altre soluzioni, mancava il coordinamento.”

E il sindaco spiega, nei dettagli, cosa accadrà: «La statale Faentina, che sarà sovraccarica, presenta anche due cantieri e un restringimento. Avrebbe dovuto essere sistemato prima, sapendo dei cantieri Publiacqua. Poi, ad agosto, sarà in concomitanza con i lavori sulla Bolognese anche la chiusura per 20 giorni della linea ferroviaria Faentinanonostante le nostre richieste di lavoro notturno o a fasce orarie. L’alternativa principale per i pendolari rimarrà il treno sulla linea per Firenze via Pontassieve: un’ora e un quarto di viaggio anziché 40 minuti…».

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Piacenza falls twice against Junior Parma – .
NEXT Emilia Romagna, al via la sperimentazione MaaS – .