Transizione 5.0, 800 milioni di euro di investimenti potenziali nel padovano – .

Transizione 5.0, 800 milioni di euro di investimenti potenziali nel padovano – .
Transizione 5.0, 800 milioni di euro di investimenti potenziali nel padovano – .

Con Transizione 5.0 e il ritorno a consistenti crediti d’imposta, le province di Padova e Rovigo potrebbero vedere investimenti complessivi non inferiori a 900 milioni di euro nel biennio 2024/2025 (di cui poco meno di 800 per la provincia di Padova e oltre 100 per quella di Rovigo), per una quota dell’incentivo pari ad almeno 380 milioni di euro complessivi (anche qui circa 300 milioni per Padova e 80 per Rovigo). Se i decreti attuativi della misura fossero finalmente pubblicati in tempi coerenti con quelli necessari all’attivazione degli investimenti, si tratterebbe di valori quasi 4 volte superiori a quelli che l’Ufficio studi di Cna ha indicato per il 2023 e pari a circa 250 milioni di euro per le province di Padova e Rovigo (con la prima provincia che vale circa 200 milioni e la seconda 50 milioni).

Il preventivo

La stima della Sede Cna di Padova e Rovigo, basata sulle dinamiche di fruizione del credito d’imposta “Industria 4.0” rilevabili dai dati MEF delle dichiarazioni dei redditi delle imprese e sulle richieste del contributo “Nuova Sabatini”, indicava nel 2021 (credito d’imposta al 50%) un volume di investimenti “digitali e interconnessi” di poco meno di 470 milioni di euro, per uno sgravio alle imprese di circa 230 milioni di euro (spalmato su 3 anni). Nel 2022 era in calo, poco meno di 400 milioni, probabilmente per effetto delle tensioni geopolitiche ma anche per la rimodulazione del credito d’imposta al 40% (poco più di 160 milioni di euro il valore dell’incentivo).

Luca Montagnin

“Sono tante le aziende del nostro territorio che si preparano a cogliere l’opportunità di Transizione 5.0 per fare nuovi investimenti”, afferma Luca Montagnin, presidente di CNA Padova e Rovigo. “Questo dimostra come gli imprenditori, a partire da quegli artigiani che CNA Padova e Rovigo è orgogliosa di rappresentare, continuino a scommettere sulla propria competitività e sulla capacità di innovazione di un sistema economico e sociale che ha ancora molto da dare, anche in futuro, in termini di crescita e distribuzione della ricchezza. Lo ha dimostrato ancora una volta l’eccezionale partecipazione all’incontro dal titolo “Opportunità di finanza agevolata per le imprese: il Piano Transizione 5.0” che CNA Padova e Rovigo ha organizzato mercoledì scorso, 26 giugno. Un evento con partecipazione ibrida, online ma anche nelle sedi di Padova e Rovigo di CNA, che ha fornito agli imprenditori tante informazioni utili su come prepararsi ai bandi del nuovo piano di incentivazione una volta pubblicati i decreti attuativi della misura”.

Transizione 5.0

Nel biennio 2024-2025 le imprese potranno utilizzare gli incentivi del piano Transizione 5.0, sotto forma di credito d’imposta, per attivare investimenti nella digitalizzazione e nell’efficienza dei propri processi produttivi, riducendo i consumi energetici e orientandoli verso la sostenibilità e lo sviluppo green, ma anche implementando le competenze del personale con nuove attività formative. Il Piano è finanziato con 6,3 miliardi di euro provenienti dal riorientamento delle risorse del PNRR, che si aggiungono al piano Transizione 4.0. Mentre quest’ultimo continuerà a incentivare l’acquisto di beni e software 4.0, il 5.0 introdurrà invece nuove misure per tutti gli investimenti in beni e attività che genereranno risparmi energetici o apporteranno efficienza energetica. Le risorse sono suddivise in 3,8 miliardi di euro per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0, 1,8 miliardi per impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, 630 milioni di euro per la formazione del personale su competenze digitali e green.

Credito d’imposta

Il credito d’imposta varia a seconda del valore dei progetti di investimento e della riduzione dei consumi ottenuta grazie a essi: nella fascia più “gettonata” per le PMI, quella dei progetti fino a 2,5 milioni di euro, si va dal 35% di credito d’imposta per una riduzione dei consumi aziendali complessivi di almeno il 3%, al 45% se si supera la soglia del 10%. Il vantaggio può essere anche più ampio nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici con celle ad alta o altissima efficienza, che possono aumentare il valore dell’impianto fino al 140% del suo costo effettivo.

 
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