Solo un mese fa è arrivata la notizia del rinnovo. Oggi, però, le strade stanno per separarsi. A due settimane dall’incontro, il Latina perderà con ogni probabilità l’allenatore su cui aveva deciso di puntare per proseguire un progetto tecnico iniziato a metà gennaio, dopo l’esonero di Daniele Di Donato. Ieri hanno iniziato a circolare con insistenza voci di un interessamento della società salernitana nei confronti del tecnico arrivato nel capoluogo pontino dopo l’esperienza con la Turris. Una situazione che si è evoluta nel giro di poche ore e che, a questo punto, costringe il Latina a cercare rapidamente un sostituto per strutturare il proprio progetto tecnico in vista della quarta stagione consecutiva in Lega Pro. Una notizia che ha colto tutti di sorpresa, considerando che la società era già al lavoro da settimane per allestire la rosa per la Serie C Now.
A Salerno, tra l’altro, era stato scelto Andrea Sottil come profilo ideale per riportare alla ribalta la squadra campana dopo la retrocessione in categoria cadetta. Ma le vicende societarie degli ultimi giorni, con il mancato passaggio di proprietà al fondo americano Brera Holdings, hanno rimesso tutto in discussione. Sottil ha infatti rinunciato al suo accordo biennale, costringendo il direttore sportivo Gianluca Petrachi (anche lui nuovo) a pensare a un nome che potesse essere adatto a una piazza che sta vivendo un momento particolare. A Salerno si respira aria di ridimensionamento, dopo anni di investimenti importanti, infatti, il presidente Iervolino vorrebbe dare vita a un progetto più sostenibile, che preveda una squadra composta da giovani promesse e un allenatore capace di mettersi in gioco in un campionato altamente competitivo.
Per Fontana si apre un’occasione inaspettata, mentre per il Latina è tempo di rifugiarsi e in fretta. Una notizia che ha inevitabilmente scosso l’ambiente nerazzurro, fiducioso di poter proseguire un certo tipo di confronto tecnico-tattico. Con il 54enne tecnico catanzarese si è trovato rapidamente un accordo, a fine maggio infatti le due parti avevano deciso di proseguire insieme sulla base di un contratto annuale con rinnovo automatico in caso di qualificazione ai play-off. Girone promozione che il Latina aveva conquistato, seppur a fatica, al termine della regular season, con la beffa dell’eliminazione al primo turno per via del pareggio in trasferta con il Taranto. Una partita, quella giocata con i pugliesi, che aveva però lasciato ottime sensazioni in vista del futuro.
La buona prestazione dei nerazzurri, oltre alla dedizione e alla qualità del lavoro dimostrate da Fontana, avevano convinto la società ad affidarsi nuovamente al tecnico calabrese per provare ad alzare il livello di competitività nella stagione successiva. E invece ora, salvo colpi di scena clamorosi, bisognerà guardare altrove. In meno di due settimane, bisognerà selezionare il profilo giusto per una squadra che ora più che mai ha bisogno di una guida sicura, capace di affrontare con lucidità e coraggio un campionato che si preannuncia altamente competitivo, visto il prestigio e la forza delle concorrenti inserite nel girone C.
L’addio di Fontana, in attesa di comunicazioni ufficiali, rende più problematico anche il lavoro del direttore sportivo Matteo Patti, impegnato a creare una rosa che ora dovrà rispondere alle esigenze di un nuovo allenatore. Latina è una sede ambita e una soluzione verrà trovata. Ma la società avrebbe certamente fatto volentieri a meno di questo evento fuori programma.
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