“Tutto è nato per stare vicino agli anziani, a chi appartiene alla terza età, negli ultimi anni ci siamo trovati vicini anche alle famiglie in difficoltà, ai giovani fragili che avevano bisogno di aiuto. È bello fare questo tipo di volontariato”. L’Auser di Novara ha compiuto 20 anni e la presidente Maria Grazia Petterino traccia un bilancio. Ogni giorno i volontari dell’associazione si occupano di trasportare persone che hanno bisogno di visite in luoghi che altrimenti non potrebbero raggiungere. E c’è anche chi si dedica all’ascolto: “Siamo una quarantina di volontari, per lo più uomini autisti e una decina di donne che si occupano dell’ascolto. Colgo l’occasione – dice la presidente – per lanciare l’appello e invitare nuovi volontari: certo bisogna avere un minimo di tempo libero, ma basta anche mezza giornata a settimana, così da riuscire a soddisfare tutte le richieste”.
Nel 2023 l’associazione ha percorso 160.000 chilometri e Petterino pensa che entro fine dicembre 2024 la distanza potrebbe quasi raddoppiare: “Pensiamo che gli iscritti, sempre nella terza fascia di età, siano circa 800, a questi si aggiungono un altro centinaio di utenti tramite il Comune. La richiesta è tanta”.
Maria Grazie Petterino ha un sogno nel cassetto ed è anche molto chiaro, «forse noto», dice sorridendo, «vorremmo avere una nuova sede con spazi per ambulatori socio-sanitari, prendendo un po’ l’esempio di Borgomanero. Del resto siamo nel settore sanitario. Non è facile perché la burocrazia ci rallenta, ma partiamo poco alla volta, partendo da una nuova sede per ospitarci. Molte persone hanno a cuore quello che facciamo e potrebbero collaborare con noi».
