PIETRASANTA (Lucca)
Stava rientrando a valle con il trattore dell’azienda di cui era socio dopo aver eseguito alcuni lavori di manutenzione al verde pubblico. Una manovra fatta una miriade di volte, ignaro che quella di ieri purtroppo per lui sarebbe stata l’ultima. Il mezzo, per cause ancora da accertare, a un certo punto ha slittato e si è semiribaltato dopo aver abbattuto una recinzione, schiacciandolo senza dargli scampo nonostante i disperati tentativi dei soccorritori. Federico Nappi, 32 anni, non è morto sul colpo ma ha lottato con tutte le sue forze per almeno mezz’ora, urlando a pieni polmoni finché i colleghi non gli hanno consigliato di respirare lentamente e di stare calmo, infondendogli coraggio. Ma il destino ha voluto che il trattore si fermasse contro un grosso albero, con il ragazzo incastrato senza riuscire a liberarsi, altrimenti il mezzo, che pesa almeno una tonnellata, probabilmente sarebbe finito lì sotto e il ragazzo, sbalzato fuori, si sarebbe salvato, riportando nella peggiore delle ipotesi qualche trauma. L’ennesima tragedia sul lavoro è avvenuta ieri all’ora di pranzo in via della Rocca, proprio a ridosso del centro storico di Pietrasanta, su una strada molto ripida che da Piazza Duomo sale fino alla Rocca di Sala. Una zona talmente impervia da rendere ancora più difficili le operazioni di soccorso sia per i vigili del fuoco che per la Croce Verde di Pietrasanta.
Comprensibile lo sgomento di un’intera comunità e lo strazio della compagna, Francesca Lazzeri, incinta al quinto mese. Amante della palestra e con un passato da bagnino, Federico era socio dell’azienda “Miglior Verde“ di Pietrasanta, specializzata in potature di alberi ad alto fusto, gestione del verde pubblico e impianti di irrigazione. Ieri mattina, per conto del Comune, insieme ai colleghi era salito con il trattore a Rocca di Sala per alcuni lavori di manutenzione. La tragedia è avvenuta a lavori ultimati, verso le 13.30. I colleghi si sono incamminati verso piazza Duomo, qualche centinaio di metri più a valle, mentre Federico è sceso con il trattore. Dopo l’ultima curva, prima del rettilineo finale, ha perso il controllo del mezzo. Le urla del ragazzo, che gridava dal dolore, sono state udite da tutti coloro che erano scesi in piazza. I primi a raggiungerlo e rassicurarlo sono stati i colleghi, poi sono arrivate l’ambulanza della Croce Verde, l’automedica e infine i vigili del fuoco. Per almeno mezz’ora Federico ha continuato a respirare e a parlare. Abbattere l’albero o usare un mezzo pesante per rimuovere il trattore avrebbe richiesto troppo tempo, quindi i pompieri gli hanno liberato la testa dopo aver sgonfiato l’enorme pneumatico del trattore. Ma il trentaduenne aveva già perso conoscenza.
Ed è una vera emergenza, in Toscana, quella delle vittime sul lavoro: nei primi cinque mesi del 2024 si sono registrati 17 decessi, con la provincia di Firenze in testa per la strage (5 vittime) nel crollo del cantiere Esselunga di via Mariti dello scorso 16 febbraio.
Daniele Masseglia
