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“Nomi discutibili” e “metodi coercitivi”, la questione morale ritorna in piena campagna elettorale – .

Gelo. “Nomi discutibili” e metodi “coercitivi” utilizzati per “reclutare personale da presentare domanda”. L’assessore Romina Morselli rilancia la questione morale e lo fa riferendosi a queste settimane di piena campagna elettorale. Non tralascia nulla in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, utilizzando l’espressione “horror”. Non si è ancora posizionata in vista delle amministrative di giugno, anche se sembra vicina alla coalizione del candidato sindaco Terenziano Di Stefano. Per l’assessore, però, qualcuno starebbe forzando la mano, mettendo in campo soluzioni estreme. “Sono molto preoccupata, per non dire inorridita, per la spregiudicatezza con cui alcuni esponenti o pseudo-esponenti politici affrontano la campagna elettorale”, scrive. Candidati e metodi sono al centro della sua denuncia pubblica. “Non si può restare indifferenti né a certi nomi che cominciano a circolare (con curriculum vitae – latu sensu – abbastanza discutibili) né a certi metodi coercitivi utilizzati per “reclutare personale da candidare”, si legge nel post. Nessun riferimento diretto ma ormai da giorni si susseguono le osservazioni di molti addetti ai lavori, che stanno analizzando con attenzione la composizione delle liste nelle coalizioni in campo.

 
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