Campobasso. Il giorno successivo all’accordo programmatico tra il Cantiere Civico e il Fronte Progressista, Pino Ruta, leader della coalizione civica, ha illustrato i termini, gli accordi e le condizioni della proposta comune. Sono otto i punti che Maria Luisa Forte, candidata sindaco di Campobasso per la coalizione progressista, ha deciso di fare propri:
- Revisione degli atti sulla ricollocazione e dismissione delle scuole;
- Efficienza della raccolta dei rifiuti;
- Adozione del nuovo regolamento edilizio;
- Riqualificazione ex Hotel Roxy e area Romagnoli;
- Trasferimento del distretto militare.
A questi punti se ne aggiungono altri tre proposti dal Cantiere Civico, che chiede altrettanti consiglieri per incarichi specifici, indicando anche i possibili titolari, tutti estranei al gruppo dei consiglieri eletti:
- Pietro Colucci per quartieri, opere pubbliche, fondi comunitari ed edilizia scolastica.
- Giovannino Cornacchione con delega al Centro Storico, Cultura, Arti e Mestieri.
- Vincenzo De Iasio per la sanità, le politiche sulla disabilità, le pari opportunità e il contrasto alle disuguaglianze.
L’accordo ha suscitato reazioni nel campo avversario. Aldo De Benedittis, candidato sindaco del centrodestra, ha criticato duramente l’accordo raggiunto tra progressisti e leader civici. Con una doppia nota ha bollato l’accordo come una “ingerenza finalizzata alla spartizione dei seggi”.
De Benedittis ha dichiarato: “Hanno inventato la formula dell’accordo politico-programmatico proprio per coprire ciò che avviene nella sostanza, una bella e buona mescolanza tra due realtà lontane unite solo dalla volontà di spartirsi il potere. Facciamo il confronto che abbiamo fatto con i cittadini”. Ha aggiunto che “il circo della sinistra offre uno spettacolo tragicomico che provoca imbarazzo e tristezza” e che Campobasso ha un’occasione storica per porre fine a quella che ha definito “la triste commedia della sinistra”.
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