“Siamo di fronte alla tanto annunciata guerra di Israele contro l’Iran? Qual è esattamente l’obiettivo di Benjamin Netanyahu?” È la domanda con cui Lilli Gruber, conduttrice di Otto e mezzo, il talk show preserale di La7, accoglie Lucio Caracciolo. Il direttore di Limes, rivista di geopolitica, risponde così nella puntata del 19 aprile: “La fase del triangolo, iniziata a Damasco il 1 aprile con l’attacco israeliano al consolato iraniano dove sono rimasti uccisi un generale e altri ufficiali. Consolato per intenderci, perché non credo che fossero lì per rinnovare il passaporto. Poi c’è stata la risposta forzata dell’Iran, così forzata che tutti erano d’accordo affinché non succedesse nulla, quella di sabato sera. Stasera c’è stato l’attacco israeliano, di cui sappiamo molto poco, ma di cui vediamo molto bene le conseguenze, cioè la risposta più o meno uguale a quanto avevano fatto gli iraniani con un po’ di tecnologia in più, per dire che questo round è Chiuso. Quello a cui assisteremo ora non sarà quindi l’ennesimo episodio del più o meno finto duello tra Iran e Israele, ma sarà a Gaza, l’attacco finale a Rafah. Perché ciò che Israele ha dato all’America sull’Iran dovrà in qualche modo essere restituito a Rafah”.
“Allora gli israeliani faranno l’ultimo assalto?”, chiede Gruber a Caracciolo dopo la lunga analisi degli scenari di guerra, e l’esperto risponde: “Non possono certo finire così. Non so cosa succederà, sarà sicuramente una strage. Potrebbe accadere che in qualche modo i palestinesi rompano le barriere o gli israeliani bombardino i muri, quindi il problema sarà dell’Egitto”.
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