Filiale russa dell’Ariston Gazprom, Tajani convoca l’ambasciatore a Mosca – .



Tgcom24




Il decreto di nazionalizzazione firmato da Putin

È stato il presidente russo Vladimir Putin a firmare il decreto per il trasferimento delle filiali russe delle due società italiana e tedesca a Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom che produce elettrodomestici, secondo l’agenzia Interfax. Il decreto pubblicato sul portale ufficiale delle informazioni legali riguarda Ariston Thermo Rus Llc, controllata da Ariston Holding, e Bsh Household Appliances Llc, controllata da Bsh Hausgerate Gmbh. Le ragioni della decisione non sono state rese note.

Urso sente il presidente dell’Ariston: “Vi aiuteremo”

Dopo la decisione di Putin, il ministro dell’Impresa e del Made in Italy Adolfo Urso ha avuto un colloquio telefonico con Paolo Merloni, presidente dell’Ariston, per fare il punto della situazione ed esprimere la vicinanza del governo, pronto a tutelare l’azienda in ogni sede. Il ministro è a Pescara per incontrare il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli: la multinazionale italiana ha infatti nella regione la sua sede centrale e operativa.

Ariston: “Estremamente sorpreso dalla Russia, valutiamo le implicazioni”

“In attesa di spiegazioni sull’inatteso provvedimento, stiamo valutando le sue implicazioni, anche dal punto di vista della governance e della gestione”, ha scritto il gruppo Ariston a proposito della situazione. “Il Gruppo Ariston, attivo industrialmente nella Federazione Russa da quasi 20 anni – aggiunge la nota – con rapporti molto corretti con le istituzioni locali, non è stato informato preventivamente del Decreto ed è estremamente sorpreso da questa iniziativa”.

Il caso della francese Danone e della danese Carlsberg

L’anno scorso Putin ha firmato un altro decreto che trasferisce temporaneamente la gestione delle filiali russe di Danone e Carlsberg all’Agenzia federale per la gestione immobiliare Rosimushchestvo. La misura è stata adottata dopo che le società francesi e danesi avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo. Il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, di proprietà della Carlsberg, e decine di migliaia di azioni di Danone sono state poste sotto il controllo dell’Agenzia. Nel caso di Ariston e Borsh, invece, la gestione passa a Gazprom, altro gruppo industriale, benché controllato dal governo.

Ue: “Mosca disprezza le regole, revoca le misure alle imprese”

“La Russia continua ad adottare misure contro le aziende dell’UE che operano nel paese. Una società russa, parte del gruppo Gazprom, ha ora posto sotto “gestione esterna temporanea” filiali di società italiane e tedesche. Queste misure, che mirano ad attività economiche legittime, sono l’ennesima prova del disprezzo della Russia per il diritto e le regole internazionali. La Russia si conferma un attore imprevedibile anche in campo economico”. È quanto ha dichiarato il Servizio per l’azione esterna dell’Ue sulla vicenda Ariston e Bosch, invitando Mosca “a revocare queste misure e cercare soluzioni accettabili con le aziende europee”.

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