«Roma sacrifica gli interessi nazionali con avventure antirusse» – .

«Roma sacrifica gli interessi nazionali con avventure antirusse» – .
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Faccia a faccia tra Italia e Russia sul tema della nazionalizzazione del Gruppo Ariston Thermo. Alexei Paramonov, ambasciatore russo in Italia, è stato ricevuto alla Farnesina dal segretario generale Riccardo Guariglia. Un appello annunciato già nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’ambasciatore Guariglia, riferisce la Farnesina, “ha espresso il forte disappunto del governo italiano” per la situazione venutasi a creare. Tutto ha inizio sabato 27 aprile, quando Mosca ha trasferito in amministrazione temporanea la Ariston Thermo Rus, società del gruppo Ariston, ad una società del gruppo Gazprom. “In linea con i partner europei, e in particolare con la Germania, l’Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro le attività economiche legittime di imprese straniere nel Paese”, prosegue la nota della Farnesina.

La richiesta del governo italiano

Nell’incontro odierno, il governo italiano ha chiesto chiarimenti all’ambasciatore russo Paramonov sulle ragioni del trasferimento, «che non hanno alcun fondamento in diritto, soprattutto considerando che è stato adottato nei confronti di una società che ha radici storiche nel Paese e che non ha alcun legame con l’attuale situazione di crisi internazionale”. Guariglia ha poi invitato Mosca a “riconsiderare la misura adottata”, che è stata anche “qualificata da parte russa come temporanea”. Sulla questione si è espressa nei giorni scorsi anche l’Unione Europea, che attraverso un comunicato ha condannato duramente il provvedimento di nazionalizzazione dello stabilimento Ariston. «Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato in contatto con l’azienda fin dal primo momento e si riserva il diritto di indagare sulle conseguenze della decisione russa insieme ai partner del G7 e dell’Ue e di valutare una risposta adeguata», aggiunge infine la Farnesina.

L’accusa di Mosca

All’incontro odierno alla Farnesina, ha risposto in una nota l’ambasciata russa, Paramonov ha fornito “esaurienti spiegazioni sulla legalità e validità delle decisioni prese”, ricordando ai suoi interlocutori che “Mosca ha sempre attribuito particolare importanza ai proficui e reciprocamente vantaggiosi rapporti commerciali e rapporti economici con l’Italia”. Dopodiché l’ambasciatore russo punta il dito contro il governo italiano: «La responsabilità delle conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali per partecipare a sterili e pericolose avventure antirusse». Insomma, non ci sarà alcun passo indietro da parte del Cremlino sulla nazionalizzazione dello stabilimento Ariston. E le misure adottate, precisa la nota dell’ambasciata russa in Italia, non sono altro che una risposta «alle azioni ostili contrarie al diritto internazionale intraprese dagli Stati Uniti d’America e dagli altri Stati esteri che ad essi si sono uniti, talvolta per privare illegalmente la Russia, le sue entità giuridiche e varie persone fisiche del diritto di proprietà e/o limitare tale diritto alla proprietà situata nel territorio di tali Stati.”

In copertina: Alexei Paramonov, ambasciatore della Federazione Russa in Italia

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