Roccella si contesta ed esce dagli Stati generali della natalità: «Questa è vera censura, lontana dal fascismo». Mattarella: il silenzio è contro la Costituzione. Meloni: «Spettacolo ignobile» – .

Reclamo agli Stati Generali di Nascita in corso a Roma indirizzato al Ministro della Famiglia, Eugenia Roccella. «Vergogna, vergogna!, hanno gridato dalla platea alcuni giovani appena ha parlato il ministro, ostentando alcuni cartelli. Una di loro è stata poi invitata a salire sul palco: «Decidiamo noi del nostro corpo», ha detto leggendo un comunicato. «Ragazzi, ma siamo d’accordo: nessuno ha detto che sul corpo delle donne decide un altro, proprio Nessuno. Per questo siamo qui, perché oggi le donne non decidono del proprio corpo, non decidono in piena libertà se vogliono avere figli”, ha risposto il ministro Roccella. «Questo è un evento organizzato da una fondazione, non è convocato dal governo», ha sottolineato il presidente della Fondazione Nascita, Gigi De Palo.

Il ministro ha ricevuto la telefonata del capo dello Stato Sergio Mattarella che ha espresso un duro monito contro i contestatori di Roccella perché ha detto: «Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con i fondamenti della civiltà e con la nostra Costituzione».

Ha lasciato il palco

Così, mentre la protesta continuava, lo stesso De Palo ha deciso di dare la parola ad altri ospiti, rinviando l’intervento di Roccella che ha abbandonato prima il palco e poi l’Auditorium.

I lavori proseguono ma la situazione in teatro non è ancora tornata alla normalità. «Nessuno ha cacciato nessuno: ma lo diciamo molto chiaramente, lo diciamo a tutti, perché la protesta in sala non è stata acqua ma benzina in un contesto di questo tipo, ed è sempre evidenziata, quindi invito anche voi a prenditi le tue responsabilità e chiedi scusa. Voglio però assicurarvi una cosa: nessuno ha cacciato nessuno”. Lo ha detto De Palo dopo la protesta. «Voglio chiarire perché le parole sono importanti, come ha detto Nanni Moretti: chi ha contestato il ministro Roccella voleva solo intervenire per interrompere la stessa ministra e avere visibilità, una volta ottenuta se ne è andato, quindi non li abbiamo cacciati» conclude.

Le parole del ministro

«Sono sicuro che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali – Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, ecc. -, la ‘grande stampa’ e la ‘stampa militante’ che noi che ho visto mobilitarsi altrove nelle ultime ore, avrà nei miei confronti parole inequivocabili di solidarietà dopo l’atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati Generali organizzati dalla Natality Foundation per portare avanti il ​​mio intervento e anche per rispondere alle manifestanti-censori e parlare con loro”. Così il ministro per la Famiglia e la Natalità Eugenia Roccella in un post su Facebook.

La solidarietà della Meloni

«Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo messo in scena questa mattina è ignobile. Ancora una volta ad un Ministro è stato impedito di intervenire ed esprimere le sue idee”. Lo riferisce il premier Giorgia Meloni. «Responsabile – sottolinea – è un gruppo di manifestanti che si riempiono la bocca con le parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono a una donna di parlare perché non condividono le sue idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà e condannare, senza se e senza ma. E’ ora di dire basta.”

 
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