Una scoperta eccezionale fatta a 800 metri sotto terra – .

Una scoperta eccezionale fatta a 800 metri sotto terra – .
Una scoperta eccezionale fatta a 800 metri sotto terra – .

Una scoperta eccezionale ha permesso ad un gruppo di ricercatori di trovare vita microbica sotto 800 metri di crosta terrestre.

Deephole-viaggi.nanopress.it

UN scoperta eccezionale portato avanti da un gruppo di ricercatori ha portato alla luce un fatto unico e molto importante. La scoperta, pubblicata in rivista Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze, ci permette di comprendere le condizioni estreme e il ruolo che questi microrganismi avere nei processi globali.

Spiegano, ad esempio, il ciclo del carbonio. Là ricerca è stato finanziato dal programma NSF EPSCoR, in collaborazione con il Desert Research Institute e l’Università del New Hampshire. IL studiosi si sono concentrati in particolare su a batterio che è presente in uno falda acquifera sotto la Valle della Morte.

È un posto molto particolare negli Stati Uniti. E il Parco Nazionale della Valle Morte che occupa gran parte del deserto California del Sud e una parte del Nevada. Si estende bene tre milioni di acri e case a natura selvaggia e ricco di storia.

Una scoperta eccezionale

metodologia utilizzato dagli studiosi è innovativo e ha permesso la scoperta di questo batterio che è anche il più numeroso e attivo in questo ambiente completamente privo di ossigeno. È un passo in avanti nella ricerca che ci permette di comprendere le dinamiche che esistono tra Comunità di microbi.

L’interazione che esiste tra loro è capace di creare nuovi mondi con essi norme specifiche diverse da quelle già conosciute. IL scienziati si sono concentrati, in particolare, su Candidatus Desulforudis Audaxviatoril batterio che ne è capace consumare solfato ed è anche il più attivo in condizioni critiche.

E ne hanno usato uno tecnica adattato anche dalla scienza biomedica. Attraverso questo, cioè, il “citometria a flusso”, hanno potuto isolarsi microbi viventi da campioni di acqua. IL scienziati hanno poi marcato questi microbi con un particolare composto che si illumina sotto il laseracidometria a flusso.

Microbi-viaggi.nanopress.it

E attraverso la reazione chimica sono riusciti a misurare ilattività cellulare microbico. Le attività tra i singoli microbi sono notevoli e di vari livelli. Là tecnica ha trovato applicazione anche per lo studio dei microbi presenti nell’ambienteacqua di mare.

Una tecnica innovativa da utilizzare anche su altri pianeti

E sono riusciti a scoprirlo una piccola parte di questi microrganismi è responsabile del consumo della maggior parte deiossigeno presenti nell’oceano. Questo è uno tecnica molto interessante che i ricercatori potrebbero utilizzare in futuro anche per studiarne altri reazioni anaerobiche in nuovi ambienti.

Come, ad esempio, i sedimenti lungo la costa del Maine. Inoltre, in un progetto finanziato da NASAla stessa tecnica verrà utilizzata per studiare il metropolitana dell’oceano e potrebbero, in futuro, essere utilizzati anche su altri pianeti.

 
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