come è andata l’operazione – Il Tempo – .

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Antonella Clerici torna a casa. «Grazie a tutti per il vostro affetto e la vostra vicinanza. Va meglio e finalmente sono tornata nella mia #casanelbosco tra alberi, natura, animali. Ora un po’ di convalescenza e la necessità di prendermi un po’ di tempo che non ho mai. Dare valore anche all’ozio e talvolta fermarsi”, sono le parole sul profilo Instagram della conduttrice, che dopo l’operazione d’urgenza alle ovaie comunica ai suoi fan che sta tornando a casa. La Clerici era stata ricoverata la scorsa settimana a Roma, dopo un controllo che aveva evidenziato la necessità di un intervento chirurgico immediato di ovariectomia. Con il viso da ‘è sempre mezzogiorno’ posta una foto che la ritrae nella sua casa di Arquata Scrivia, al confine tra Piemonte e Liguria, dove vive con il compagno Vittorio Garrone e la figlia Maelle. Tanti i messaggi di incoraggiamento e sostegno, da parte di fan comuni e tanti volti noti dello spettacolo. «Un abbraccio forte», scrive Giorgia. Tre cuoricini è il messaggio di Lorella Cuccarini, mentre Mara Venier scrive: «Un bacione Anto». Tra i messaggi anche quelli di Francesca Fagnani, Francesca Michielin, Elisa Isoardi, Alberto Matano, Andrea Delogu e tanti altri.

A parlare all’Adnkronos, il giorno del rientro a casa, è il chirurgo che ha operato la conduttrice, Enrico Vizza, membro del consiglio direttivo della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) e direttore del Dipartimento di ricerche cliniche e oncologiche dell’Università Istituto Tumori Regina Elena di Roma: «Non ci sono molti timori per la diagnosi definitiva del suo problema ovarico. Si attendono comunque i risultati istologici che saranno disponibili tra 2 settimane. Ma l’esperienza suggerisce un risultato rassicurante. L’intervento è andato molto bene. È stata eseguita in laparoscopia, con strumenti molto piccoli, 3 millimetri, con una cicatrice molto piccola. Dal punto di vista estetico, in pratica, non vedrai nulla”.

«Tutto – ricorda il chirurgo – nasceva da una cisti ovarica la cui immagine ecografica era cambiata negli ultimi mesi, per cui è stato necessario intervenire molto rapidamente per avere un esame istologico, ancora in corso, in grado di indicare la natura della formazione. La conferma definitiva la avremo solo nelle prossime settimane”. Il pericolo, però, «si è attenuato in un certo senso, i timori sono bassi sul piano oncologico». Una storia, continua Vizza, che “dimostra l’importanza della diagnosi precoce”. E anche quello della prevenzione per le donne. La salute delle donne è molto più complessa di quella degli uomini, esse devono sottoporsi regolarmente a maggiori controlli. Soprattutto in alcuni momenti della vita – menopausa e perimenopausa in particolare – in cui aumenta l’incidenza di alcuni tumori: utero, endometrio, ovaio, mammella, colon”. Il racconto di Antonella Clerici, conclude lo specialista, «dimostra che i controlli sono necessari anche se c’è un’alterazione che sembra benigna: bisogna comunque tenerla sotto controllo e non avere paura di controllare. Dobbiamo ricordare che oggi siamo in grado di realizzare interventi, anche complessi, con un impatto molto limitato in termini di cicatrice e qualità di vita”.

 
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