MILANO – Mercoledì 26 giugno, in tarda serata, la Giunta regionale ha approvato a maggioranza, con il voto contrario di Pd e forze di centrosinistra, il Piano socio-sanitario regionale 2024-2028.
“Un’altra occasione persa per cambiare la sanità lombarda, regolamentare le privatizzazioni, dare nuovo slancio alla sanità pubblica e ricostruire la sanità locale – commenta il consigliere regionale e rappresentante varesino del Pd Samuele Astuti – Al netto di analisi e premesse più che condivisibili, come il potenziamento della rete territoriale, la centralità della prevenzione in vista di una crescita esponenziale della popolazione anziana, il Piano socio-sanitario della Regione Lombardia rappresenta un’occasione persa per tutti, soprattutto per i lombardi, perché, nonostante le dichiarazioni sulla richiesta di reperimento di risorse, non sono stati individuati con chiarezza gli obiettivi quantificabili. In definitiva, manca un modello organizzativo per la Lombardia”.
«Per quanto mi riguarda ho cercato di dare il mio contributo, concentrandomi sull’importanza di promuovere la ricerca in sanità pubblica e rafforzare l’innovazione nel sistema sanitario regionale», aggiunge l’assessore democratico che ha presentato sul tema diversi emendamenti respinti e ordine del giorno che è stato invece approvato all’unanimità.
“Innovazione e ricerca sono elementi chiave per affrontare le sfide sanitarie contemporanee, dalla lotta alle malattie rare e croniche alla gestione delle emergenze sanitarie globali – sottolinea Astuti – e la capacità di sviluppare nuove terapie, dispositivi medici e approcci diagnostici avanzati è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e garantire un sistema sanitario resiliente e sostenibile”.
“Tuttavia la Regione Lombardia, che rappresentava un’eccellenza nel panorama nazionale e internazionale, ha iniziato negli ultimi anni a perdere terreno nelle classifiche, non solo rispetto alle altre regioni europee, ma anche a quelle italiane – aggiunge il consigliere democratico – e ci auguriamo quindi di aver dato oggi una spinta importante, affinché la nostra regione torni a svolgere il ruolo che merita”.
Nello specifico, l’ordine del giorno approvato impegna la giunta regionale a promuovere la ricerca pubblica come fattore caratterizzante di un servizio socio-sanitario efficiente ed efficace, coinvolgendo tutte le strutture del sistema socio-sanitario regionale e investendo nel capitale umano impiegato nel settore; E Stabilire – a supporto dell’Assessorato al Welfare – una task force di esperti selezionati nel campo della ricerca e dell’innovazione per garantire uniformità e adeguatezza degli interventi rispetto ai diversi territori, per valorizzare l’innovazione e incentivare la competitività del sistema pubblico della ricerca clinica anche a livello internazionale, attraverso la promozione strutturata dell’utilizzo di Health Technology Assessment (Hta) per la valutazione delle tecnologie sanitarie ad alto impatto economico, tecnologico e organizzativo.
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