Ismail Kadare è morto – The Post – .

Ismail Kadare è morto – The Post – .
Ismail Kadare è morto – The Post – .

È morto lunedì a Tirana Ismail Kadare, uno degli scrittori albanesi più conosciuti al mondo: di lui si era spesso parlato come di un possibile vincitore del Premio Nobel per la letteratura. Aveva 88 anni, la notizia della sua morte è stata comunicata dalla sua casa editrice albanese, Onufri.

Kadare raggiunse la fama internazionale negli anni ’70 grazie al suo primo romanzo, Il generale dell’esercito mortopubblicato in Albania nel 1963. Fu pubblicato in Francia sette anni dopo e poi tradotto in 45 lingue. Racconta la storia di due uomini italiani, un generale dell’esercito e un prete, che si recano in Albania con il compito di recuperare le spoglie dei soldati italiani morti nel Paese durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1983 dal libro è stato tratto l’omonimo film italiano, diretto da Luciano Tovoli e interpretato da Marcello Mastroianni, Anouk Aimée e Michel Piccoli.

Dopo il primo, Kadare scrisse decine di altri romanzi. Molti di essi contenevano attacchi al regime comunista totalitario che era al potere in Albania nella seconda metà del Novecento: per questo motivo lo scrittore ebbe molti problemi in patria, anche se dagli anni ’70 in poi la sua fama all’estero impedì al regime di perseguitare lui troppo duramente. Il primo dei suoi romanzi critici nei confronti del regime, Il mostro (1965), fu inizialmente pubblicato su una rivista: a causa della censura non poté essere pubblicato come libro in Albania fino al 1990. Come altri libri di Kadare, utilizzò riferimenti alla storia, alla mitologia e alla letteratura per creare metafore sul mondo contemporaneo (per questo approccio alla narrazione letteraria negli anni lo scrittore venne paragonato sia a Franz Kafka che a George Orwell). Il mostro in particolare si trattava di una riscrittura del mito greco della guerra di Troia.

E’ uscito nel 1981 Il palazzo dei sogniun romanzo ambientato in un impero ottomano usato come modello di stato totalitario, con protagonista un uomo che lavora in un’istituzione che analizza i sogni di tutti i sudditi dell’impero per cercare di decifrarli e usarli per controllare la popolazione. A causa di questo libro, nel 1982 Kadare fu accusato di lavorare per i servizi segreti francesi.

Nell’autunno del 1990 Kadare andò in esilio in Francia per motivi politici, dopo anni di censura da parte del regime, terminata pochi mesi dopo. Da allora lo scrittore visse a lungo a Parigi. Nel 2020 ha ricevuto il titolo di Grande Ufficiale della Legione d’Onore, il terzo titolo più alto che lo Stato francese assegna alle persone meritevoli per i servizi offerti al Paese.

Negli ultimi anni la casa editrice La nave di Teseo ha ripubblicato vari suoi vecchi libri e altri più recenti. L’ultimo pubblicato in italiano è Mattina al Café Rostand (2017), tradotto da Liljana Cuka Maksuti.

 
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