«Il turismo prima di tutto, il lago è limpido» – .

L’epidemia di gastroenterite da norovirusincastonato nelacquedotto di Torri del Benacosarebbe stato “gonfiato da numeri infondati”, dalla “cattiva comunicazione”, dai “ritardi delle ordinanze del sindaco” e, soprattutto, dalla stampa, o meglio “da certa stampa”, che ha diffuso “notizie irresponsabili, che creano un falso allarme»Sono queste le conclusioni espresse dai rappresentanti istituzionali intervenuti all’incontro. vertice annunciato ieri pomeriggio a Torri da Mayor Stefano Nicotracon invito diretto ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, ai Sindaci del litorale veneto del Garda, ai rappresentanti di categoria (Federalberghi, Confcommercio, Consorzio di promozione turistica) ed altri.

Risolto il problema dell’acquedotto

A Torri, insomma, i virus intestinali non sono più presenti e le acque del lago di Garda sono “limpide”Perciò l’ordinanza che vieta la balneazione è stata revocata da questa mattina che il sindaco Nicotra aveva diramato sabato sera a titolo precauzionale, in attesa dell’esito delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati dall’Arpav sia dal lago sia dalla rete idrica comunale. L’acquedotto delle Torri, infatti, è alimentato interamente dalle acque del lago di Gardaa 60 metri di profondità: è l’unico punto di ingresso nelle tubature e, quindi, se il virus ha raggiunto le tubature, resta la domanda da dove sia entrato. Ora, in ogni caso tutto sembra risolto: le analisi sono negative in tutti i campioni prelevati, grazie alla super iniezione di cloro che Ags ha rilasciato nella rete idrica venerdì mattina. Ma poiché manca ancora la certificazione degli accertamenti effettuati dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia,‘Resta in vigore l’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua della rete idrica, probabilmente per un altro giorno o due.

Priorità: salvare il turismo

Ciò che è emerso sostanzialmente dall’incontro, alla fine, è stato il priorità alla salvaguardia dell’immagine del Gardaper non danneggiare l’economia locale nel pieno della stagione turistica: pertanto, non ci sono criticità per quanto riguarda l’inquinamento delle acque e ora tutto è “tornato nei parametri di legge”. E anche sul motivo per cui le manifestazioni a Torri non sono state annullate nel weekend, quando c’erano ancora tante persone con patologie gastrointestinali trasmissibili per contatto, il sindaco è andato dritto al punto: «L’importante è la vita turistica del paese e la promozione del territorio, dovevamo trasmettere positività perché c’era il rischio di gravi danni economici. Il virus è diretto, trasportato dall’acqua, e non è certamente trasmissibile perché le persone mangiano, bevono o ballano insieme”. Poco dopo, la direttrice sanitaria dell’Usl Scaligera, Denise Signorelli, ha ribadito che il virus si trasmette “per via oro-fecale e quindi attraverso il contatto tra personeche potrebbero prendersi cura dei propri familiari malati o utilizzare bagni in comune.”

(Presunti) ritardi nei provvedimenti e nelle controversie

Per tutta la durata dell’incontroin ogni caso sono scintille. A capotavola il sindaco Stefano Nicotrache ha fatto il punto sull’evoluzione dell’epidemia virale di gastroenterite che ha colpito “molte centinaia di cittadini”. Accanto a lui, il direttore e il presidente dell’Ags, dell’Azienda gardesana servizi, Carlo Voi e Angelo Cresco, i dirigenti dell’Usl 9 Scaligera, il direttore generale Patrizia Benini, il direttore sanitario Denise Signorelli e il direttore del Siam (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione), Elisa Finco.Fuori le proteste del gruppo di minoranza dei consiglieri nel consiglio comunale di Torri, che hanno addirittura chiamato la polizia per denunciare che era stato impedito loro di entrare e ascoltare il resoconto di tutta la vicenda. Il sindaco, infatti, era stato attaccato da alcuni cittadini sui social media e anche dalla minoranza stessa, per aver rilasciato l’ordinanza che vieta l’uso di acqua potabile solo due giorni dopo i primi sintomi della malattia tra i cittadini, da lui stesso liquidata come «un via vai impressionante di ambulanze, quando alla fine si è trattato solo di una semplice gastrite». Una residente, a margine dell’incontro – inizialmente vietato anche ai giornalisti, invitati tramite messaggi ma inizialmente cacciati via sotto la pioggia battente –, ha assicurato che questa mattina si recherà in municipio, per chiedere il risarcimento dei danni per le spese del pronto soccorso che ha dovuto sostenere ieri mattina per le cure prestate al figlio.

 
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