Venezia. Festa a tutto volume, la polizia irrompe nel “fuori Biennale” di Palazzo Diedo – .

Venezia. Festa a tutto volume, la polizia irrompe nel “fuori Biennale” di Palazzo Diedo – .
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VENEZIA – Venerdì sera ad alto decibel a Venezia: Fondamenta Diedo, nel sestiere di Cannaregio, sono rimasto alzato fino a tardi con musica ad alto volume, luci stroboscopiche e laser sparati sugli edifici adiacenti, centinaia di persone che ballavano sotto i portici e decine in attesa di entrare alla festa organizzata nell’edificio per l’inaugurazione della mostra Janus, organizzata dalla Berggruen Arts & Fondazione per la Cultura, che ospiterà 11 installazioni dal 20 aprile. Il palazzo ha appena riaperto dopo un importante restauro, in concomitanza con l’inizio della Biennale: ma i residenti non hanno apprezzato la manifestazione dell’alta società e hanno chiamato l’intervento della polizia locale e dei carabinieri, che hanno sospeso la manifestazione e interrotto la musica a mezzanotte.

I RESIDENTI
La musica sarebbe iniziata intorno alle 16, con le prove audio. Marco Vianello, residente in Campo Santa Fosca, spiega come i problemi si trascinano ormai da un paio d’anni, da quando sono iniziati i lavori di restauro con le imbarcazioni dotate di gru che negli ultimi mesi, tra un macerie e l’altro dipanando e le manovre effettuate nel canale, a più riprese, hanno generato rumori molto fastidiosi a partire dalle 6,30 del mattino, per poi proseguire fino a tarda sera. «Anche il sabato. Anche mercoledì scorso gli operai hanno lavorato fino a tarda sera, creando una confusione terribile. A quel punto ho chiamato i servizi di emergenza della polizia, senza ottenere alcun risultato. Stessa situazione il giorno successivo. Ho richiamato chiedendo se era normale che certe operazioni venissero effettuate dalle 18.30 fino al calare della notte e mi è stato detto che avevano i permessi”, racconta Vianello, che spiega come la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata proprio la festa. «Hanno interrotto la musica poco dopo mezzanotte. Poi ha continuato ad esserci, fino alle 2 di notte, un via vai di taxi acquei che, oltre al rumore, provocavano un odore di gasolio che arrivava fino ai finestrini. Tutto è permesso, per carità, ma fino a un certo punto», prosegue, sottolineando come l’unica soluzione (parziale) fosse quella di chiudere finestre e persiane per limitare il suono della musica. Anche Filippo Da Ponte, che abita nelle vicinanze, si dice arrabbiato per quanto accaduto, tanto che ieri è andato a cercare qualcuno con cui parlare a Palazzo Diedo. «Una residenza d’artista e poi alla prima occasione diventa un “festone”. Mi è stato detto che i gestori erano molto impegnati e non avevano tempo, così mi sono rivolto ad una receptionist – riferisce Da Ponte – spiegando che episodi del genere non dovevano più verificarsi”.
«Non sembrava una festa di alto livello per ospiti raffinati ma piuttosto una festa becera – lamenta un altro residente -. A parte i Pink Floyd, questo era solo rumore, ad altissimo volume e nemmeno di qualità. Ieri sera qui sembrava di essere ad una festa di paese, mancavano solo i trenini ed i balli di gruppo. E meno male che la missione della fondazione sarebbe quella di salvaguardare Venezia”. «La gente dai balconi delle proprie case gridava “basta, vattene, state uccidendo Venezia” – racconta Francesco Monico, insegnante che vive in zona -. C’era un viavai di barche e taxi tutto il giorno, in uno dei canali di Venezia più difficili da navigare. Una barca utilizzata per scaricare materiali per la comitiva ha danneggiato una parte dell’edificio schiantandosi contro di essa”. La fondazione, creata dal collezionista e filantropo Nicolas Berggruen, non si pronuncia in merito.

PIOGGIA DI SANZIONI
Sempre a Cannaregio un locale, il White Rabbit Cannary, sarà pesantemente sanzionato per aver organizzato un evento a pagamento con musica dal vivo venerdì sera senza le dovute autorizzazioni; anche in quel caso i residenti erano nervosi per il rumore e per la presenza di decine di persone in attesa di entrare. Tre affitti abusivi sanzionati per 6mila euro sempre a Cannaregio, un bar di San Marco chiuso per la seconda volta per tre giorni per rumori e un kebab in Campo Santi Apostoli sanzionato e chiuso per tre giorni per aver servito alcolici dopo le 21: il saldo di una serata in una città che fatica a trovare un accordo tra tradizione e mondanità.

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Tag: Venezia Party full volume polizia burst fuori Biennale Palazzo Diedo

 
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