«Ma perché la Rai non mi caccia? Che figura, scusa Antonino” – .

BigMama ospite oggi a Domenica In. Dopo il successo di Sanremo 2024, l’artista arriva a Mara Venier per parlare della sua carriera e della sua vita privata. E la conduttrice fa una gaffe epica, ma procediamo con ordine. «Come ho conosciuto Lodovica? Eravamo ubriachi a una festa. Stiamo insieme ormai da due anni. La mia sessualità era qualcosa che nascondevo ma Lodovica, la mia compagna, mi ha insegnato molto e ora sono felice». Nello studio di Rai 1 la cantante si lascia poi entrare nel racconto della sua infanzia all’insegna del bullismo e della scoperta della sua malattia: il linfoma di Hodgkin.

Simone Annicchiarico, ricorda Walter Chiari: «Mio padre mi chiamò tre ore prima di morire, era vivace e pieno di progetti. Ci chiediamo ancora cosa sia successo”.

Mara Venier e la gaffe su Cannavacciuolo

Adesso la cantante è un esempio per tante donne, è felice con la fidanzata ma rivela a Mara Venier di essere innamorata di Antonino Cannavacciuolo. «È bello, è alto, ha quella barba e poi ti cucina quei piatti…» Lo spiega a Mara Venier che con sorpresa le mostra un video che lo chef ha preparato per lei. L’emozione è alle stelle e l’artista inizia a urlare e trattiene a malapena le lacrime.

BigMama a Verissimo: «Sono innamoratissimo di Maria Lodovica, è la mia prima fidanzata. Lei è l’autrice della mia canzone di Sanremo”

Poi Mara Venier lancia la performance dell’artista pronta a cantare la sua “Centoocchi”, ma la conduttrice sbaglia il titolo della canzone e lancia una frecciatina al gobbo. «Grazie perché mi scrivi sempre lanci meravigliosi e chiari». A questo punto BigMama si avvicina a Mara Venier e la riprende: «Allora dobbiamo fare una cosa per il bene della telecamera: ripeti dopo di me, Cannavacciuolo». Al che la Venier si rende conto di aver commesso una gaffe: “Perché cosa ho detto?” e lei: «Cavacciuolo». La conduttrice scherza: «Che cifra, mi tengono ancora in Rai ma chi aspetta a cacciarmi? Antonino, scusa”

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero