Caleb Carr è morto, addio allo scrittore di “The Alienist” – .

Caleb Carr è morto, addio allo scrittore di “The Alienist” – .
Caleb Carr è morto, addio allo scrittore di “The Alienist” – .

Resta il suo libro più noto L’alienista, un thriller d’epoca sulla caccia a un serial killer nella Manhattan del XIX secolo, un bestseller internazionale tradotto in oltre 24 paesi, vincitore di numerosi premi e anche di una serie TV Netflix. È morto lo scrittore e storico americano Caleb Carr: aveva 68 anni e aveva il cancro, come ha raccontato all New York Times fratello Ethan Carr.

Un serial killer, un alienista e la New York di fine Ottocento

Antonio Dipollina

15 aprile 2020

Autore di storie oscure, nato a New York nel 1955, Carr aveva 39 anni quando pubblicò L’alienista (uscito in Italia da Mondadori nel 1994 e poi da Newton Compton nel 2017), un affascinante giallo su uno psichiatra infantile, Laszlo Kreizler – o alienista, come venivano chiamati coloro che studiavano la mente negli anni Novanta dell’Ottocento – che indaga sugli omicidi di giovani travestiti i cui cadaveri vengono mutilati, utilizzando la psichiatria forense, un metodo poco ortodosso per l’epoca. Lo stesso personaggio di Kreizler si ritrova poi nel seguito L’angelo delle tenebre (Mondadori, 1998).

Carr aveva inizialmente presentato il libro come saggistica grazie alle approfondite ricerche che aveva svolto sul periodo narrato, ripercorrendo gli oscuri orrori della vita dei Adolescenti di Manhattan e raccontando delle bande sadiche e del bordelli squallidi che vendevano bambini, così come i lussureggianti centri di potere della città. E con lei ha popolato il romanzo personaggi storici COME Theodore Roosevelt, che era commissario di polizia di New York prima dei suoi anni alla Casa Bianca.

Prima del suo successo come romanziere, Carr aveva scritto di questioni militari, contribuendo con articoli Il giornale trimestrale di storia militare. Come studioso di storia militare ha scritto Terrorismo. Perché ha sempre fallito e fallirà ancora (Mondadori, 2002) in seguito agli attentati dell’11 settembre.

Carr è stato autore di 11 libri, incluso Il segretario italiano (2005), un mistero su Sherlock Holmes commissionato dagli eredi di Arthur Conan Doyle, e Resa, New York (2016), un dramma poliziesco contemporaneo ben recensito che tuttavia ha venduto poco.

L’alienista fu invece un successo immediato e ricevette recensioni entusiastiche, in cui si sottolineava come leggendo quelle pagine si potesse sentire “il rumore degli zoccoli dei cavalli che echeggiava lungo la vecchia Broadway” o “il sapore del buon cibo da Delmonico” e “l’odore del paura nell’aria.”

Caleb Carr era il figlio di Luciano Carr, giornalista di cui era amico Jack Kerouac, William Burroughs e Allen Ginsberg. Ma anche il vecchio Carr era un alcolizzato e Caleb è cresciuto nel caos di una vita bohémien. La casa Carr è stata infatti teatro di baldoria tra ubriachi, con il padre che inveiva contro la moglie e i tre figli. E ha rivolto i suoi sfoghi più terrificanti a Caleb, il figlio di mezzo: nonostante i suoi genitori divorziassero quando lui aveva 8 anni, le percosse continuarono per anni.

“Non c’è dubbio che sono sempre stato affascinato dalla violenza”, ha detto Caleb Carr al Rivista di New York nel 1994, poco prima della pubblicazione di L’alienista, spiegando non solo la forza trainante del libro, ma anche il motivo per cui era attratto dalla storia militare. “In parte era il desiderio di trovare una violenza che fosse, in primo luogo, diretta verso un obiettivo e, in secondo luogo, governata da un codice etico definibile”.

 
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