Assistenza sanitaria. Il piano dell’ASL per ridurre i tempi di attesa – .

Assistenza sanitaria. Il piano dell’ASL per ridurre i tempi di attesa – .
Assistenza sanitaria. Il piano dell’ASL per ridurre i tempi di attesa – .

Lo ha deciso venerdì pomeriggio l’Azienda Asl di FerraraAdozione del Piano per il contenimento dei tempi di attesa per l’anno 2024-2025. Si tratta di un piano, in parte già attuato, che fa riferimento alla normativa sanitaria nazionale e regionale in materia, alla delibera regionale sui tempi di attesa (Dgr 620/24) e anche alla luce del recentissimo DL 73 del Governo “Misure urgenti per ridurre i tempi delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie”.

La Delibera adotta formalmente il Piano, in gran parte già operativo (e reso noto), volto a implementare la numerosità dei servizi presenti sul territorio provinciale, a renderne più razionale e appropriato l’utilizzo, a migliorare l’accesso dei cittadini e il monitoraggio dei percorsi. Con l’obiettivo finale, come detto, di migliorare i tempi delle prestazioni, sia ambulatoriali che chirurgiche specialistiche. A tal fine, la delibera prevede anche la creazione di una “Cabina di Controllo” con il compito di seguire tempestivamente l’attuazione del Piano stesso.

Nell’introduzione il Piano ricorda che c’è già stata una forte ripresa dei servizi che non hanno potuto essere erogati durante il periodo Covid, ma che permangono criticità. E per affrontarlo prevede azioni sia dal lato dell’offerta di servizi che da quello della domanda.

Per quanto riguarda l’offerta, il Piano ribadisce alcune linee di intervento già note: ulteriore incremento dei servizi svolti dai professionisti aziendali anche nei giorni festivi e serali; acquisto di servizi freelance intra-moenia; acquisto di servizi da privato accreditato; assunzione di personale, in particolare nei settori più colpiti; spingere sulla telemedicina, capace di produrre vantaggi sia per i pazienti rispetto alla prossimità delle cure, sia per i professionisti che potranno ottimizzare il proprio tempo lavorativo viaggiando meno.

Si prevede un impegno importante anche sul fronte organizzativo. L’implementazione delle branche specialistiche locali (pneumologia, riabilitazione, malattie infettive, oncologia, progetto On Connect) e il loro ulteriore sviluppo potrebbero avere un effetto positivo su un’assistenza sempre più puntuale ai pazienti.

Stesso principio per i Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistivi (PDTA).

Ad oggi sono stati avviati i Pdta seno presso le Aziende sanitarie provinciali (che hanno recentemente ottenuto la certificazione Eusoma); SLA; Demenza adulta e giovanile.

Si parla inoltre di: Diabete; Broncopneumopatia cronica ostruttiva; Insufficienza cardiaca; Carcinoma gastro-esofageo; Carcinoma epatobiliare-pancreatico; Cancro del colon-retto; Cancro ai polmoni; Parkinson.

Nell’ambito di questi programmi i pazienti non dovranno più recarsi al Cup per prenotare prestazioni o controlli relativi a patologie legate al loro programma ma avranno agende dedicate. Una riorganizzazione che da un lato renderà più semplice la cura di questi pazienti e dall’altro consentirà una pianificazione sempre più puntuale dei servizi in generale.

In collaborazione con i professionisti è in corso la standardizzazione del cronoprogramma delle prestazioni ed uno specifico “cruscotto informatico” consentirà di avere la situazione “produttiva” in tempo reale così da poter fronteggiare tempestivamente eventuali criticità che dovessero emergere.

Ad ulteriore tutela del paziente, il Piano prevede il servizio di Help Desk, che consente di prendere in carico la richiesta nel caso in cui l’appuntamento che il paziente riceve al Cup non rispetti i tempi richiesti dalla prescrizione, in modo da anticiparlo senza ulteriori obblighi da parte del paziente. del cittadino stesso.

Nuove figure professionali, gestori di flussi specifici per la specialità, contribuiranno a rendere più fluidi i rapporti tra i servizi per evitare rallentamenti dovuti a difetti di comunicazione o problemi organizzativi.

A coordinare il tutto, un’apposita Control Room che, attraverso riunioni settimanali, provvederà a: strutturare l’analisi dei dati di attività e verificare il relativo monitoraggio; monitorare l’assunzione del personale e verificarne l’utilizzo; pianificare e pianificare dinamicamente le azioni correttive; programmare incontri permanenti con il privato accreditato; individuare iniziative straordinarie per incrementare ulteriormente la produzione.

Ma oltre al lato dell’offerta, ci sono interventi importanti anche dal lato della domanda di servizi. A partire dall’appropriatezza prescrittiva.

È prevista la collaborazione con i prescrittori nella stesura di linee guida e protocolli volti a prescrizioni sempre più corrette e adeguate, e nella realizzazione di corsi su questo aspetto.

Forte spinta anche sulla digitalizzazione delle procedure ambulatoriali volte a facilitare la certificazione dei pazienti (ad esempio rispetto ai piani di cura) e sul teleconsulto.

La seconda sezione del piano è poi dedicata agli interventi chirurgici.

A dicembre 2023 le Aziende sanitarie della provincia di Ferrara hanno raggiunto l’obiettivo regionale dell’80% sul recupero degli interventi scaduti al 31/12/2022, ottenendo l’87% su base provinciale, grazie ad un incremento del 7% sul 2022 per chirurgia generale e il 37% per interventi di chirurgia maggiore ambulatoriale.

Ma per migliorare ulteriormente la performance chirurgica, il Piano prevede le seguenti ulteriori azioni: gestione di un elenco unico per le patologie provinciali, in modo che i cittadini abbiano la possibilità di scegliere dove eseguire l’intervento anche in relazione ai relativi tempi di parto; centralizzazione delle procedure chirurgiche complesse nell’hub ospedaliero provinciale e definizione di strutture “Focused-Factory”: strutture ospedaliere locali specializzate nella cura di pazienti affetti da patologie specifiche per interventi chirurgici di bassa e media complessità; misure organizzative per una maggiore produttività dei blocchi operatori; convenzioni specifiche su determinate esigenze con il privato accreditato.

Sia per gli interventi chirurgici che per le cure specialistiche ambulatoriali il Piano prevede specifici indicatori di monitoraggio.

 
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