Inside Out 2, la recensione del film Pixar sulle emozioni – .

Inside Out 2, la recensione del film Pixar sulle emozioni – .
Inside Out 2, la recensione del film Pixar sulle emozioni – .

Sono passati quasi dieci anni dalla prima di Alla rovescia della Pixar, un viaggio intelligente nella mente di una bambina. Ma sono passati solo circa due anni dall’inizio delle riprese Al rovescio 2 (nelle sale dal 19 giugno). La ragazzina in questione, Riley, ha ormai 13 anni e sta per entrare nel sacro e delicato universo diadolescenza. Suo emozioni primarie – antropomorfizzato come Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura ecc. – inevitabilmente si trovano a confrontarsi e negoziare con i vari eventi della vita, fino all’arrivo improvviso di sentimenti più complessi e maturi come Ansia E Invidia. Tutte le emozioni che hanno accompagnato l’infanzia vengono presto messe da parte, sostituite da quelle che sono principalmente condizionate dalla percezione esterna e Riley inizia a perdersi cercando di entrare in contatto con altre persone.

Potrebbe essere una giusta rappresentazione di cosa significhi diventare un adolescente. Ma l’operazione spiritosa del primo Alla rovescia, che riesce bene a rendere esplicita la coscienza ineffabile, viene messo alla prova nel seguito. Sviluppando ulteriormente un’idea audace, i registi Kelsey Mann e gli sceneggiatori Meg LeFauve E Dave Holstein creano sempre più opportunità affinché il film crolli. Alla fine tutto resta in piedi, ma le metafore arrivano sempre al punto di rottura.

È logico, in questi tempi in cui viene giustamente data maggiore attenzione alla salute mentale, che l’Ansia (espressa con determinazione, nell’originale, da Maya Hawke) ha un ruolo centrale. L’ansia è uno dei grandi temi contemporanei, oggi in cui molti si guardano dentro per trovare una spiegazione allo stress e al disagio della nostra esistenza. Le conclusioni a cui giunge il film sulle cause alla base di questa situazione e su come dovrebbe essere gestita, tuttavia, sono in definitiva semplicistiche: ansia arriva finalmente (attenzione, spoiler?) estromessa dal suo posto di potere, ma le è permesso di rimanere come una parte necessaria dell’equazione umana, riconosciuta ma relegata in secondo piano. Al rovescio 2in un certo senso, invita lo spettatore a provare a fare lo stesso, come se l’ansia reale potesse essere così facilmente domata e cancellata in questo modo.

È ammirevole che, tra Al rovescio 2 E Rosso, Pixar si rivolge a un pubblico leggermente più anziano rispetto a molti dei suoi film passati. Ma Al rovescio 2per quanto in movimento E vivacesi avvicina al banalità più dei suoi fratelli Pixar. Forse sarebbe meglio non affrontare l’intricata gamma di pensieri e pulsioni che governano l’adolescenza di Riley (e non solo) con il linguaggio del film d’animazione. Nel tentativo di confortare e relazionarsi con i suoi spettatori, il film finisce semplificare (e mercificare) tutto disagio e le turbolenze che potrebbero sperimentare. I registi sembrano conoscere i propri limiti in alcune aree: Un’altra parte importante della pubertà: la scoperta di sessualità – viene affrontato solo di sfuggita. Invece, si tuffano a capofitto nelle diagnosi e nelle prescrizioni per molte altre cose.

Quando l’Ansia, con intenti altruistici, relega le emozioni primarie nei recessi della mente di Riley, non ha senso che anche lui ci mandi Tristezza. Quest’ultimo, anche nella sua versione più rudimentale rappresentata nel film, ne costituisce una parte enormeesperienza adolescenziale, un compagno di letto terribilmente vicino all’ansia. Qui il film sceglie la trama piuttosto che la metafora, eliminando Tristezza (un vecchio personaggio), in modo che Noia (un nuovo personaggio, doppiato in modo divertente dalla star francese del cinema d’essai Adèle Exarchopolous) prendi il suo posto. Naturalmente, gli adolescenti hanno abbastanza familiarità con la noia altezzosa incarnata da Ennui, ma ridurre la pigrizia e il disinteresse adolescenziali a questo è, nella migliore delle ipotesi, evasivo.

Lo stesso in realtà si potrebbe dire di tutti gli altri emozioni scartate. Perché la rabbia viene abbandonata e il disgusto messo da parte? Perché la Paura è così diversa dall’Ansia? Forse questa è una critica pignola, ma se te lo permetti Inside Out 2 – in realtà, Disney – molto ammirazione per il suo coraggio, si può sostenere che avrebbe potuto almeno fermarsi a pensare se non stesse rovinando una grande idea. Non ho dubbi che molti bambini in tutto il mondo vedranno il film e vi troveranno qualcosa di prezioso e utile, ma Al rovescio 2 non è il balsamo olistico che mira ad essere. Tuttavia, c’è qualcosa Freddo E robotico nel modo in cui isola le emozioni, nel modo in cui sembra quasi voler esprimere giudizi morali su di esse. Ansia in realtà lo è l’antagonista di molti. Ma è difficile vederlo come a Cattivo che ha solo bisogno di essere calmato da sentimenti più felici. Procedere così, stranamente, ti mette dalla parte del cattivo, proponendo una filosofia opposta a quella calda e accogliente di questo tipo di film.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV pronostici dal 17 al 23 giugno. VIDEO – .
NEXT i più attenti lo riconosceranno in 5 secondi – .