lo stadio è mezzo vuoto. Ma non è colpa loro… [VIDEO] – FALCIARE – .

lo stadio è mezzo vuoto. Ma non è colpa loro… [VIDEO] – FALCIARE – .
lo stadio è mezzo vuoto. Ma non è colpa loro… [VIDEO] – FALCIARE – .

È stato un successo il concerto dei Negramaro allo Stadio Maradona di Napoli? Certamente non un tutto esaurito. Prato e tribune semivuote, forse anche per la prima partita della Nazionale agli Europei. I video che circolano su TikTok di questo live “faraonico” danno l’idea di una bella serata ricca di momenti emozionanti (c’è stato l’omaggio a Pino Daniele e quello a Dolores O’Riordan, per esempio) e grandi ospiti da Aiello a Nicolò Fabi. Purtroppo quello che manca è il pubblico. Eppure non è colpa della band…

IL I Negramaro hanno iniziato il loro trionfale tour estivo negli Stadi. La band ne ha scelti cinque, a cominciare dal primo appuntamento al Maradona di Napoli. Purtroppo la diretta ha avuto la sfortuna di cadere sabato 15 giugno, la sera stessa della prima partita dell’Italia agli Europei di calcio, contro l’Albania. Fatto sta che i video che circolano su TikTok mostrano prati e tribune semideserte, mentre online si legge su vari siti (tranne che sui social o nelle comunicazioni ufficiali della band) di come l’evento sia stato un ‘tutto esaurito’. Tuttavia, evidentemente, ciò non è avvenuto. È un peccato perché i Negramaro, con una carriera ventennale alle spalle e stadi seriamente riempiti negli anni, meriterebbero risultati migliori. Ma il problema qui non è la musica, il problema riguarda i promotori e la comunicazione. Perché esporre i tuoi artisti a una caduta evitabile di questa portata? Considerando che non siamo più nel ’95 e che da anni ogni evento, piccolo o grande che sia, viene ormai ripreso anche dai neonati direttamente dal passeggino, non ha davvero senso vantarsi o far credere glorie inesistenti, anche pensando che la faranno franca. Inoltre, quando si organizza un tour sarebbe d’obbligo dare un’occhiata ai freddi numeri (cioè quelli del seguito vero e proprio) prima di decidere le location. Altrimenti il ​​rischio (o meglio, la certezza) è quello di fare una figuraccia che, lo ripetiamo, con la musica non c’entra nulla. Ma fa male comunque.

le le immagini parlano da sole, non c’è bisogno di infuriarsi. Il concerto, tra l’altro, dà l’impressione di essere stato emozionante per i fan della band. Giuliano Sangiorgi ha reso omaggio a Pino Daniele ricevendo la sua chitarra direttamente dalle mani del figlio del compianto cantautore, Alessandro. Un altro omaggio, quindi, a Dolores O’Riordan. Ospiti come Aiello e soprattutto Niccolò Fabi sono saliti sul palco a sorpresa. Insomma, una serata da ricordare. Che però “pochi” hanno visto. Compresi alcuni fidanzati schiavi che, sempre su TikTok, hanno fatto sapere di aver accompagnato la loro dolce metà mentre lei avrebbe sinceramente voluto restare a casa a guardare la partita con le amiche. Povere anime, solidarietà.

Questa storia porta inevitabilmente ad una riflessione: lo Stadio Maradona di Napoli ha una capienza massima di 54.726 persone. Possibile che i promotori dei Negramaro abbiano stimato, calcolatrice alla mano, di poter contare su una presenza così massiccia di spettatori? Che poi anche solo la metà di quella cifra non significa certo non avere pubblico, significa semplicemente che, forse, la location ideale per il concerto sarà un palazzetto dello sport. Le arene non fanno schifo. Comunque abbastanza lontano dalla sagra della porchetta. Il punto è che mai come adesso c’è questa urgenza, da parte di chi ‘organizza’ la musica, di parlare di glorie che non esistono. Anche perché, visto che i ‘tutto esaurito’ li fanno – bisogna vedere se è vero – da trappers ventenni, non si può dire che il vostro artista che esiste da prima che nascessero questi ragazzini sgrammaticati non lo faccia’ tira’ tanto quanto lui. Come lo fai sembrare? Invece sorprendersi, vantarsi è sempre peggio. E ora arriviamo alla domanda che alcuni di voi hanno già in mente: perché i giornalisti non ‘controllano’ prima di scrivere? Rispondiamo immediatamente, amati debunker.

ADunque, per quanto riguarda i giornali online, la maggior parte se non tutti, una ‘notizia’ come l’apertura del tour dei Negramaro al Maradona di Napoli è nel videoclip che l’ufficio stampa gentilmente invia. E perché è proprio lì? Perché quella clip, si spera, è un contenuto che ottiene clic. Clic e visualizzazioni i cui siti, appunto, sono campani. Si mette online, quindi, come riempitivo nel mare di tutte le altre bugie della giornata. Il pezzo di accompagnamento, sempre ammesso che sia più di un paio di frasi, si paga (se) si paga in croccantini possi. E bisogna farlo uscire subito anche perché subito dopo ce ne sono altri dieci dello stesso genere da buttare alla gente, altrimenti perdi il ritmo, la collaborazione, magari la vita, chissà. Una catena di montaggio (e strumentalizzazione) che gli uffici stampa conoscono bene e che, perseguendo giustamente i propri interessi, sfruttano sapendo di poter contare su frettolosi e inevitabili copia e incolla. È nata così, ad esempio, la pervasività di quel “sold out” che tra i tifosi definisce il primo appuntamento dei Negramaro al Maradona di Napoli che, però, non è stato “sold out”. A rompere le uova nel paniere della fantasia del management della band sono semplicemente i social media, queste piattaforme futuristiche di cui è difficile tenere traccia, soprattutto se si lavora nel mondo della comunicazione di oggi. Tieni le mani lontane dagli occhi, per favore.

 
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