Dumfries rinnova, dopo Barella e Lautaro: pronta l’Inter – .

Il brivido lungo la schiena dei tifosi per Calhanoglu è durato meno di quarantotto ore, il gelo calato tra Dumfries e Inter ha preso qualche mese in più ma alla fine, sì, anche quello si è sciolto sotto i raggi del sole estivo. Denzel ci ha pensato, ha iniziato il suo Europeo da giocatore con il futuro in sospeso e poi ha deciso: con la maglia arancione ha capito che quella è l’unica alternativa possibile e — giustamente — ammissibile a quella a strisce nerazzurre. Il suo domani sarà molto probabilmente ancora all’Inter, così come quello di Lautaro, Barella, Dimarco, Bastoni e tutti gli altri titolari dello scudetto, allenatore compreso, naturalmente: per Simone Inzaghi è questione di tempo, la firma sul rinnovo fino al 2026 arriverà, come ha detto ieri il presidente Beppe Marotta: «Il discorso si chiuderà con la felicità di tutti, prima dell’inizio del campionato». Forse anche prima del comizio del 13 luglio. I figli della seconda stella hanno sudato e lottato per appuntarsela sul petto e non hanno nessuna intenzione di cambiare aria ora che il momento migliore sta arrivando.

da un campionato all’altro

Allo stesso modo, l’Inter non ha intenzione di smobilitare dopo un anno passato alla storia per il ventesimo scudetto in bacheca ma anche per il cambio al timone della proprietà, da Suning a Oaktree. E così, quando si guarderà allo specchio per sistemare gli ultimi dettagli prima di inaugurare la nuova stagione, l’Inter si scoprirà felicemente uguale: siamo lontani dallo scudetto post 2021, quando due grandi pilastri tricolori come Hakimi e Lukaku hanno dovuto dire addio. Ancora Marotta: “Siamo tranquilli, abbiamo una proprietà forte alle spalle e non abbiamo bisogno di grandi cessioni. Siamo pronti a ripartire così, salvo imprevisti. Ma vale lo stesso per i giocatori in arrivo…” Grazie a quanto fatto finora muovendosi con largo anticipo, questa Inter non solo terrà con sé tutti i suoi campioni, ma raddoppierà. In ogni angolo del campo: da Josep Martinez a Taremi, da Zielinski a Frattesi, Inzaghi avrà un’alternativa di lusso – o un titolare in più, a vostra scelta – per ogni ruolo. Numeri da top club europeo, numeri da squadra pronta ad attaccare Serie A, Champions League e Mondiale per club senza dover contare la rosa.

il punto di svolta di Dumfries

L’ultimo ad entrare nel club dei felici e rinnovati, dicevamo, sarà Denzel Dumfries. L’Inter si era mossa per tempo per lui, lo scorso inverno, e contava di chiudere con gli stessi tempi e le stesse cifre del rinnovo di Dimarco: sul tavolo di Dumfries, in scadenza tra dodici mesi, è arrivata una proposta da 4 milioni più bonus fino al 2027. La richiesta si basava su altri numeri: 5,5 milioni a stagione, più del doppio dei 2,5 milioni attualmente in busta paga. Sul tema, l’Inter ha tenuto duro come per altre trattative calde, vedi Lautaro: niente aumenti. La strategia ha pagato, perché il Toro si è promesso fino al 2029 con uno stipendio che arriverà a 9 milioni netti più bonus – invece dei 12 inizialmente richiesti -: Lautaro firmerà forse entro la fine della Copa America e si unirà a Barella, che ha già firmato il suo contratto: l’annuncio ufficiale sul rinnovo da 6,5 ​​milioni in scadenza nel 2029 è arrivato tre settimane fa. Ecco, la strategia di Marotta, del direttore sportivo Piero Ausilio e dell’area sportiva ha prodotto i suoi effetti anche su Dumfries, che nei giorni scorsi ha virato in direzione dell’Inter: “Sia lui che noi vogliamo trovare un accordo per prolungare e migliorare il suo contratto”, ha confermato ieri Ausilio. La fumata bianca non è mai stata così vicina.

ciliegina dorata

Manca ancora una firma, ma il contratto in questione è al momento in bianco: se Albert Gudmundsson lo firmasse, l’attacco di Inzaghi si ringiovanirebbe ulteriormente e avrebbe più varietà di opzioni. L’islandese del Genoa potrebbe arrivare con un costoso prestito con obbligo di riscatto, non servirebbero sacrifici. Qualcuno però deve fargli spazio: “Siamo molto contenti di Arnautovic”, ha detto Ausilio. Imprevedibilità permettendo, ovviamente.

 
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