Concerto 1 maggio a Roma, le nostre pagelle. IN AGGIORNAMENTO

Concerto 1 maggio a Roma, le nostre pagelle. IN AGGIORNAMENTO
Concerto 1 maggio a Roma, le nostre pagelle. IN AGGIORNAMENTO

L’Orchestra con l’inno italiano apre ufficialmente il Concertone in Piazza San Giovanni, una versione punk che assorbe la rabbia e la speranza di un popolo. Poi inizia la festa e i primi ad emozionare sono Ginevra, Mille e Paolo Benvegnù

GINEVRA – VOTO 8
Il pezzo si chiama “Malamite” ed è quello che fa in Piazza San Giovanni, attirando l’attenzione con la sua musica anarchica, come il secondo pezzo che propone. La prima volta che l’ho intervistata era luglio 2020 e da poco aveva pubblicato il suo primo album in italiano dopo “Ruins”. Vista la maestria con cui si mangia la piazza? Da Torino con stupore. E “mani in alto” ma non per arrendersi.

SERENDIPITÀ – VOTO 6/7
Allegro e spensierato. Colorate e portatrici della “Belle Epoque”. Non è certo quello di monsieur Tolouse-Lautrec ma ha il suo fascino e il suo ritmo.

CILIARI – VOTO 7-
Ironico Domenico Tinelli con il suo “Shit Day”. Che se non altro denota l’uscita dalla “Nebbia”, che è il titolo del suo singolo d’esordio uscito al tramonto del 2020. Si chiama così perché il diminutivo Domi, che usano gli amici, sta bene con Ciliari… governanti!

UZI LVKE- VOTO 6
È la voce di Roma Borgatara, di quella dove “L’aria non passa” e serve qualcuno che apra uno spiraglio dove le raffiche trovino libertà. Piacevole ma deja-vu molte volte il rapper con dj. È comunque un bell’omaggio alla periferia.

HERMES – VOTO 5
Un po’ danza un po’ impalpabile. Al netto di questo hai vinto il concorso “La sicurezza stradale in musica” per la guida responsabile e per questo sei ospite al Concertone.

MILLE – VOTO 8
Lei è tutt’altro che una “Ragazza Distratta”. La conosco da molto tempo e ammiro la sua versatilità. È una cantautrice e musicista ironica e istrionica che scrive di sentimenti, donne, libertà; le sue canzoni sono polaroid che creano ponti per evadere dalle ansie quotidiane. Un viso quasi clownesco perfetto per un look dai colori tenui. La sua canzone è “Sbagliare Sbagliare” ma questo concetto non le appartiene.

ETTA – VOTO 5/6
Un urlatore con “Mille Pare”. Sa tenere bene il palco e scatenare il pubblico ma il punk che ricorda era un’altra cosa. Tarantola ma poco empatica.

STILL CHARLES – VOTO 5
Più o meno lo stesso ragionamento valeva per Etta. Sa dominare il palcoscenico ma non racconta niente di nuovo.

MANINNI – VOTO 6
L’invito a inseguire i sogni lo rende un simpatico pappone e chi se ne frega di quello che “dicono”. Tra i tre finalisti di 1MNEXT e quello con più slancio. Vi invito ad andare a vedere gli esclusi…

TROPEA – VOTO 6/7
Da X Factor a Piazza San Giovanni. Tra sex toys e Drag Queen ci accompagnano ad Asilo Republic. Un po’ urlando. Ma nel complesso non è male.

NAPOLEONE – VOTO 7-
“Porta Pacienca” è una canzone bellissima e ci regala un momento di grande musica. Fa pensare alla scuola cantautoriale romana. Ai camerieri, categoria spesso sfruttata e bistrattata, dedica “Anna è Tornata”.

GIUSE LA LIZIA – VOTO 5
Il tocco di colore è offerto dalla tracolla della chitarra, molto figlia dei fiori. La canzone è “Side A Side B” e trasmette la sensazione di una bussola che ha perso il suo Nord.

PAOLO BENVEGNU’ – VOTO 8
Il suo album fresco e floreale si intitola “Solo Fiori” e lo racconta con due brani, “Non esistono altri” e “Italia pornografica” che sono due fotografie della nostra quotidianità.

EPOCA – 7
“I come from nowhere” ma sembra provenire da ogni dove. Sensuale, intenso, porta il ritmo in Piazza San Giovanni. Fa ballare la piazza invitando il popolo del Concertone ad aggrapparsi ai sogni finché non si avverano. La canzone è “Boss (You and Me)”.

NEIMA AGE – PUNTEGGIO 7
Una canzone che è un manifesto, “Avanti”. I doverosi ringraziamenti e poi “Casa” che è un brano formativo, motivazionale. Belle parole per raccontare un po’ di te.

BNRK44 – VOTO 6
Vestiti come una scuderia, ricordano subito che “non posso cambiare”. Sembrano una versione nostrana di una band K-Pop. Atteggiamento e portamento simpatici “Per non annoiarsi”.

approfondimento

Primo Maggio, che è Aurora, unica ospite internazionale del Concertone

GAIA – VOTO 7/8
L’estasi la porta con la sua voce, la speranza con il verde del suo smalto. Il giovane artista emiliano-brasiliano accende la festa in piazza San Giovanni. Con “Chega” conferma che la sua voce è avvolgente come una carezza.

CATTIVO DELLA ROSA – 8+
L’azzurro che non dà il cielo lo porta con il colore dei suoi capelli questa artista milanese (di nascita) che nell’ultimo anno ha stupito per bravura, stile (ottimo il look oversize), fascino e intensità artistica. Con “Fantasmi-Lamette” e “Michelle Pfeiffer” regala minuti di grande musica. Con “Cartoni Animati” dipinge con rara delicatezza un amore finito.

WAYNE – VOTO 6
Presenta un’introduzione sulla libertà e poi canta “Dirty Love”, la narrazione di una strana relazione.

ALFA – PUNTEGGIO 8/9

Grinta, energia, simpatia, empatia. Amo Andrea perché prima di essere un artista è una persona. Sa mettere in versi la quotidianità e condividerla. Tempo fa si diceva che le sue canzoni fossero canzoni per adolescenti.

AIELLO – 8/9
Sembra “Raging Bull”, sembra un gladiatore nell’arena. Il suo “Arsenic” è dolce e la piazza lo capisce e lo accompagna urlando. Il 26 maggio uscirà il nuovo album “Romantica”, un album diretto, poetico e vissuto tra incontri, viaggi, cambiamenti, sesso, cibo e mare.

LAMPO – VOTO 8/9
Più lo ascolto e più mi piace. È la dimostrazione che “questa maledetta felicità” basta poco per conquistarla. Una chitarra è già metà dell’impresa. Filippo gli prende la città con “Tutto Inutile”, “Tommaso” e “Tattica”.

I TRE – VOTO 5+
Fuori dal college all’inizio, con un bomber di “Animal House”, poi rimane in canottiera (in realtà ha un fisico) e va a prendere la pioggia cantando “Te lo prometto”.

BAUSTELLE – VOTO 9
Rachele, Francesco e Claudio sono sempre andati “Contro il Mondo”. Il loro nuovo album “Elvis” è straziante. L’attacco rock di “La Guerra è Finita” è avvolgente, free energy. Non poteva esserci chiusura migliore della sessione pomeridiana del Concertone.

approfondimento

Paolo Benvegnù: “Ho trovato il mio equilibrio tra sogno e incoscienza”

MATTEO PAOLILLO – VOTO 8+

Dal “Mare Fuori” al Fronte del Palco! Matteo si presenta al popolo del Concertone, vissuto nel pubblico solo dodici mesi fa, con un pezzo che parla del tempo per poi passare al pezzo che dà il titolo alla serie tv e la piazza diventa il coro più bello del il mondo. Saluta leggendo una poesia di Pier Paolo Pasolini.

LEVANTE – PUNTEGGIO 7/8
Felpa con cappuccio, Claudia fa impazzire la folla, stoica sotto l’acquazzone, prima con “Leggera” e poi con “Vivo” e l’iconica frase “I live as I like it… I live for my liberation”. Saluta con “Tikbombom”. È la prima a chiedere al Governo di tutelare i lavoratori della musica e lo fa, commossa, con “Alfonso” che compie dieci anni proprio in questo 2023.

LIGABUE – VOTO 8
“Primo maggio umido, si spera abbastanza fortunato.” Liga torna al Concertone dopo 17 anni e presenta una canzone sulla brama di potere dal titolo “Il sale della Terra”. Continua a toccare le corde della nostalgia con “Screaming against the Sky”. Al suo fianco Fede Poggipollini e Nicolò Bossini.

ARIETE – VOTO 7
Illumina Piazza San Giovanni quando suona il pianoforte e suona la ballata “Drafts”: i cellulari diventano una via lattea. In precedenza aveva proposto “18 anni”. Saluta in modo commovente con “The Last Night”.

SIGNOR RAIN – VOTO 9

Sceglie di presentare uno dei suoi pezzi più amati, “I fiori di Chernobyl” e subito si avvicina alla gente e “queste tempeste passeranno”. Per me è la sua canzone più bella di sempre “The Greats Never Cry” e sentirla cantare da una piazza è un’emozione. Riprende il tema portato all’Ariston, quello dell’importanza di chiedere aiuto, di non vergognarsi di affrontare le guerre silenziose che vivono dentro di noi: “La salute mentale è un nostro diritto, siamo tutti Supereroi”.

 
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